Abruzzo in lutto per la scomparsa di Cavatorta, magnate dell'industria

TERAMO – Ha destato viva commozione, non solo negli ambienti industriali abruzzesi, la notizia della scomparsa, nei giorni scorsi, all’età di 77 anni, di Francalberto Cavatorta, per tutti Franco, magnate dell’industria, uno dei fondatori dell’omonimo gruppo diventato perno dell’economia italiana nella mettallurgia del Paese e nel mondo. Il marchio Metallurgica Abruzzese fu una delle più azzeccate scommesse imprenditoriali che negli anni ha dato lavoro a tantissime famiglie del Teramano e del Pescarese. Nativo di Calestano, nel Parmense, agli inizi degli anni ’60 assieme al padre Giovanni e al fratello Gianluca, Francalberto diede vita al Gruppo Cavatorta che segnò un vero e proprio boom industriale specializzato nella produzione di reti metalliche per recinzioni e poi trafilatura e zincature dei fili. Da Calestano l’idea di investire in Abruzzo fu passo breve: erano gli anni ’70 e la nostra regione conobbe uno sviluppo che ha segnato la storia. Da Montesilvano a Tortoreto e poi anche a Mosciano Sant’Angelo, il gruppo investi in stabilimenti, attrezzature e dipendenti, trovando un trampolino di lancio per i mercati esteri. Questo guppo oggi conta sette stabilimenti industriali produttivi con una rete di centri logistici nelle più importanti aree strategiche dell’Europa e degli Stati Uniti. Di Francalberto Cavatorta resteranno il suo carisma e la forte personalità, la riservatezza ma soprattutto un’altra grande passione: i cavalli. Ha realizzato un importante centro ippico nella campagna di Bellante, il River Ranch, paradiso dei cavalieri dove è possibile formarsi nella monta western e in quella inglese. Francalberto Cavatorta lascia la moglie Elena, i figli Giovanni e Nicoletta, e gli adorati nipoti Alberto, Francesco, Filippo e Matteo. A loro giungano le condoglianze della redazione di www.emmelle.it