Sul futuro della città "Brucchi naviga a vista": punto per punto le mancanze del sindaco, secondo Manola Di Pasquale

TERAMO – Vocazioni della città, finanziamenti da individuare e sfruttare, eccellenze da esaltare, presidi da difendere, edilizia scolastica da razionalizzare: ma il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, per la consigliera comunale del Pd Manola Di Pasquale, non risponde al alcuna di queste esigenze. "Il Sindaco Brucchi nell’amministrare la città naviga a vista: nonostante alle porte abbia una serie di opportunità economiche e scelte politiche importanti, come la possibilità di accedere a cinque milioni di finanziamenti europei e partecipare attivamente alla realizzazione del progetto per il Mezzogiorno avviato dal Governo Renzi,  esso dimostra di non avere affatto chiaro cosa voglia per la sua Città né mai ha avviato una discussione seria e costruttiva all’interno dell’assise comunale". Questo sostiene Manola Di Pasquale che esprime serie preoccupazioni: "Si rischia di perdere molti degli uffici periferici dello Stato, continuare a lamentarsi ed urlare senza  avere le idee chiare sulla nuova e diversa identità economico- amministrativa da dare alla città capoluogo, ci porterà tra breve a diventare un piccolo quartiere periferico di altre realtà. Non è  dunque secondario capire quale nuova identità e futuro dare alla città di Teramo che ha sicuramente dalla sua parte un’ importante storia e un rilevante patrimonio artistico, oltre a significative produzioni culturali in vari settori delle arti. Ha poi importanti eccellenze come l’IZS, l’Osservatorio astronomico, l’Università, l’esperienza di una struttura manicomiale di grandi dimensioni. Il tutto arricchito da una vocazione agricola e culinaria di grande prestigio". Le domande della consigliera del Pd sono: "Vogliamo puntare su questo? O vogliamo fare altro"? Manola Di Pasquale sostiene anche di condividere "le doglianze di quella parte della maggioranza  Brucchi che finalmente  comincia ad alzare la voce,  chiedendo  di discutere in Consiglio di questi temi in una visione di insieme che si proietti verso il futuro. Si torna a parlare di Polo Scolastico  ma in questi anni di amministrazione Brucchi ben tre soluzioni sono state avviate e poi abbandonate : area verde sottostante lo Stadio, zona tra Nepezzano e San Nicolò a Tordino, area scuola Molinari ed ora scuola D’Alessandro".