Università, D'Amico a Brucchi: «Diamo dignità agli studenti con scelte per loro»

TERAMO – Il rettore dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico, strattonato dalle polemiche divampate in questi giorni dall’ipotesi di una succursale di Giurisprudenza a Pescara, risponde per le rime al sindaco Maurizio Brucchi preoccupato dall’esodo di studenti dal capoluogo. «L’apertura di una sede distaccata di Giurisprudenza a Pescara, non è una questione che riguarda solo l’università, alla quale compete la proposta di un’offerta formativa attrattiva, la predisposizione di strutture didattiche adeguate e in definitiva l’offerta ai propri studenti di condizioni ideali per costruire il loro percorso di alta formazione, ma anche alla città». Il rettore D’Amico incassa la replica del sindaco ma aggiunge aspetti fondamentali utili per la discussione sul rapporto Ateneo-capoluogo-amministrazione della città: «Ricordando l’impegno profuso per evitare l’apertura di un corso quinquennale a ciclo unico di Giurisprudenza a Pescara da parte di altra Università (al danno si sarebbe aggiunta la beffa), nell’immediato non si procederà a ripetere su Pescara l’apertura di una sede distaccata come ad Avezzano, ma per il futuro le scelte non dipenderanno solo dall’Ateneo, poiché saranno determinate anche dalle decisioni della Classe dirigente della Città in tema di servizi per l’accoglienza ai potenziali studenti». Da qui l’appello al sindaco Brucchi, «Creiamo le condizioni – dice il rettore teramano – perché si smetta di considerare gli studenti solo come “mangiatori di pizze” cui locare appartamenti anche fatiscenti. È offensivo per gli studenti, per la stessa Università e non consente alla Città di sfruttare appieno la loro grande potenzialità. Gli studenti sono professionisti in formazione, concorrono a formare la ricchezza culturale della Città, possono sostenere lo sviluppo creando start-up innovative e realizzando concretamente quel trasferimento tecnologico di cui le nostre imprese hanno un gran bisogno: non è un caso che, mentre noi indugiamo su discussioni autoreferenziali, i Paesi più progrediti intercettano i nostri giovani più brillanti e costruiscono anche grazie a loro uno sviluppo durevole. Se non per rispetto, almeno per convenienza riconosciamo loro la stessa dignità degli altri gruppi sociali che definiscono la nostra Comunità». Servizi dunque quegli stessi, come i collegamenti verso il polo veterinario di Piano d’Accio, che sono la spina dolente dell’Ateneo. E qui la notizia: l’Ateneo, con il contributo dell’Adsu, ha comprato due autobus in accordo con il concessionario del servizio di trasporto urbano di Teramo, per integrare già nei prossimi giorni le corse a disposizione degli universitari nelle ore di punta e per collegare finalmente Piano d’Accio. Una provocazione utilissima per sottolineare il contributo pieno dell’ateneo alla città ma anche per ricordare che questi mezzi erano stati regalati da Tua a D’Amico quale gesto di riconoscimento del suo incarico di presidente a titolo gratuito ma che il rettore ha preferito rinunciare per evitare – ha detto – un’altra denuncia all’ateneo, preferendo farli acquistare a prezzo di mercato….. Il dibattito è aperto: adesso servono gesti concreti.