La Provincia approva la pianta organica, l'area vasta farà a meno di 4 dirigenti e 140 dipendenti

TERAMO – Come previsto dalla legge di riordino anche la Provincia di Teramo ha approvato la nuova pianta organica ridefinendo i settori e il numero dei dipendenti sulla base delle funzioni fondamentali: viabilità, edilizia scolastica, pari opportunità, pianificazione territoriale e ambiente anche se la Regione Abruzzo, con la sua legge di riordino, ha avocato a sé tutte le funzioni riguardanti l’Autorizzazione unica ambientale. Sulla base di questi presupposti il nuovo ente di area vasta avrà 166 dipendenti suddivisi in tre aree: quella tecnica, la più grande, con 94 dipendenti; i servizi di area vasta e quella della gestione delle risorse. I dirigenti passano da sette a tre, le posizioni organizzative da 46 a 19. Rimane un presidio di 8 vigili provinciali. Sulla “piattaforma” – strumento per la gestione dei trasferimenti dei dipendenti provinciali ad altri enti – sono collocati 111 dipendenti che hanno percorsi differenti: 67 provengono dalle funzioni non fondamentali e che, quindi, dovrebbero essere riassorbiti dalla Regione; 28 provengono dai Centri per l’Impiego e sono destinatari di appositi provvedimenti governativi e regionali; 16 sono i prepensionamenti. Poi ci sono 6 Vigili provinciali destinati a transitare in Regione o nei Comuni. I dirigenti che seguiranno il destino regionale perché riconducili a settori trasferiti sono Piergiorgio Tittarelli, Piero De Camillis e Renata Durante; Antonio Flamminj figura nell’elenco dei pre-pensionamenti. In Provincia, quindi, rimangono tre dirigenti. “Nessun dipendente è senza rete, non c’è nessun esubero; il risultato di oggi è stato raggiunto grazie ad un paziente e certosino lavoro con la Regione e i sindacati – dichiara il presidente Renzo Di Sabatino – abbiamo colto questa occasione per riorganizzare l’ente sulla base dei servizi fondamentali, ed era scontato, ma anche ragionando sul presente prossimo e sul futuro dell’area vasta. processo di riordino ma non è però l’ultimo; semmai l’avvio verso la riorganizzazione delle funzioni degli enti locali". Trasferimenti di dipendenti e servizi avverranno nel corso del 2016 attraverso gli accordi bilaterali fra enti.