A picco i prestiti all'artigianato, -8% in un anno. Abruzzo maglia nera

TERAMO Abruzzo maglia nera d’Italia per i prestiti all’artigianato, settore che assorbe il 6,6% del totale delle erogazioni: se, infatti, su base annua il prestito alle imprese sale dello 0,8% , i prestiti alle imprese artigiane, tra giugno 2014 e giugno 2015, scendono dell’8%, registrando il dato più basso sia a livello nazionale (-4,6%) che territoriale. E’ quanto emerge da un approfondimento che Confartigianato Abruzzo ha condotto sui dati contenuti in un’indagine del Centro studi della Confederazione nazionale. Le cose non vanno meglio analizzando la dinamica del credito all’artigianato per trimestre, tra giugno 2013 e giugno 2015: il dato è in peggioramento per il quarto trimestre consecutivo, con un calo percentuale quasi doppio rispetto alle regioni del centro Italia. A giugno 2015, i dati sui tassi attivi effettivi sui finanziamenti per cassa a imprese non finanziarie riferiti ad operazioni in essere e a rischi autoliquidanti e a revoca indicano che un’impresa italiana paga mediamente un tasso del 5,46%, in diminuzione di 91 punti base rispetto ad un anno prima. In Abruzzo il tasso è del 6,67% in diminuzione di 94 punti. A livello territoriale, in provincia di Chieti il peso del credito all’artigianato sull’ammontare dei prestiti erogato al totale delle imprese è pari al 6,1% ed ha subito un calo nell’ultimo anno del 8,1%; in provincia dell’Aquila il peso sul totale delle imprese è pari al 8,9%, con una flessione del 3,8%; nel Pescarese è pari al 6%, con un calo del 7,3% e nel Teramano è pari al 6,4%, con il calo maggiore registrato in Abruzzo, -11,4%. Per quanto riguarda i tassi attivi effettivi, L’Aquila è la provincia con il dato più alto (7,84%), seguita da Pescara (7,06%) e Teramo (6,85%). E’ Chieti la provincia con il tasso più basso: 5,90%. In ogni caso, tutti i dati provinciali sono più alti rispetto alla media nazionale, che si attesta al 5,46%.