Samira confessa in una memoria l'omicidio delle due figliolette

LONDRA – Ha negato ogni addebito attraverso l’interprete italiano quando gli è stato contestato il duplice omicidio, ma ha scritto la sua confessione in una memoria difensiva affidata al suo avvocato, chiedendo però le attenuanti. Samira Lupidi, la 24enne di Martinsicuro che lo scorso 17 novembre ha ucciso le due figliolette di uno e tre anni nella sua abitazione di Bradford, in Inghilterra, questa mattina è comparsa di nuovo dinanzi al giudice Roger Thomas nell’ambito dei procedimenti preliminari al processo, già fissato al 9 maggio prossimo. Lo ha fatto in videoconferenza dal carcere di Newhall, dove è detenuta in custodia preventiva. Ha ricordato di aver negato le proprie responsabilità al momento della contestazione del tremendo duplice delitto, ma è stato il procuratore Stephen Wood a rivelare che ha reso ampia confessione in una memoria difensiva presentata dall’avvocato difensore, seppur con responsabilità potenzialmente diminuite. Lo stesso titolare dell’accusa ha sottolineato che molte delle prove contro la giovane teramana sono soprattutto di carattere medico: il giudice Thomas ha rinviato la causa fino al 13 aprile, quando saranno valutati tutti i rapporti di psichiatri e psicologi. «Stai per essere valutata dai medici – ha detto il giudice alla Lupidi – e il parere di quei medici sarà molto importante per capire come il tuo caso andrà avanti. Sarai ancora detenuta in custodia cautelare nel carcere di Newhall, ma c’è la possibilità, a seconda di quello che i medici diranno, che tu possa essere trasferita in un ospedale». Il giudice ha anche stabilito che nella prossima udienza la donna dovrà comparire in aula e non più in videoconferenza, salvo parere medico contrario.