Quartiere San Giorgio, via ai permessi di sosta riservata. Brucchi: «Sull'ex carcere andiamo a fondo»

TERAMO – Parcheggio dei residenti del quartiere San Giorgio, il comune dà il via alla richieste dei permessi e sta lavorando alla planimetria di sistemazione dei dissuasori per l’entrata in funzione dell’ennesima nuova Ztl in via Capuani. Sulla destinazione del cortile interno dell’ex carcere di Sant’Agostino, si discuterà in una riunione con l’Archivio di Stato e il Demanio. E’ dunque probabile, come ha confermato il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, che la zona a traffico limitato entriin vigore ai primi di maggio. «Stiamo preparando una nota – ha detto Brucchi – che faremo arrivare nelle case dei teramani residenti nel quartiere San Giorgio, che potranno recarsi all’Ufficio relazioni con il pubblico per avere il permesso per il parcheggio». Chi vive in questo quartiere, come già accaduto per quelli di Santa Maria a Bitetto, potrà contare su un stallo riservato nell’area del quartiere stesso e il mezzo sarà dotato di un pass di riconoscimento.
Su via Capuani saranno sistemati nuovi dissuasori che impediranno l’accesso dai ‘tronchetti’ laterali, quelli utilizzati dai ‘furbetti’ che non hanno autorizzazione all’ingresso in Ztl. Brucchi è anche tornato sulla novità rappresentata dalla delibera del 1995, rispolverata dagli archivi dal consigliere comunale Franco Fracassa, che dimostra la proprietà comunale del cortile interno dell’ex carcere di Sant’Agostino: «Convocherò l’Archivio di Stato ed eventualmente il Demanio – ha detto il primo cittadino -, vedremo se sono stati fatti atti successivi alla delibera e che tipo di atti; è chiaro che questo cambia le cose: possiamo trovare la soluzione con l’Archivio per utilizzare quel parcheggio non soltanto per i dipendenti ma anche per una fetta di cittadinanza;sarebbe un bel polmone di parcheggi». Sull’effettiva efficacia dell’atto Brucchi non ha dubbi: «Se c’è un deliberato, che poi è di consiglio comunale non di giunta, credo che abbia un suo peso e un suo valore, anche se sono passati 21 anni; si parla di utilizzo, è un bene demaniale in utilizzo all’Archivio di Stato, ma prima c’era il comune di Teramo, bisogna capire perchè e come mai le amministrazioni dal 1995 in poi non abbiano dato seguito a questo. Il Demanio fece anche un bando con cui mise a disposizione i suoi spazi e noi chiedemmo proprio l’area dell’ex carcere ma non fummo considerati e andò all’Archivio di Stato».