AMATRICE – Di oltre 100 tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas), che nelle prime ore hanno operato nei territori del centro Italia, circa 50 erano dell’Abruzzo, arrivando nei luoghi colpiti dal sisma già alle prime luci dell’alba, con unità tecniche alpine e speleologiche, cinofile e sanitarie. «Una partecipazione, quella abruzzese, dettata non soltanto dai valori espressi dal Cnsas – ha dichiarato Giulio Giampietro, presidente del Cnsas Abruzzo – ma anche dal coinvolgimento emotivo di chi vuole mettere a disposizione la propria professionalità al servizio di chi, in queste ore, sta vivendo una tragedia per noi familiare». I tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino speleologico Abruzzo hanno infatti operato incessantemente per tre giorni nei comuni di Accumoli, Arquata del Tronto e Amatrice, servendosi anche dell’elisoccorso del 118 di stanza a Preturo (L’Aquila) per il trasporto dei feriti. Nel video allegato al comunicato stampa è stato ripreso il disseppellimento di un abitante di Accumoli, effettuato nella mattinata del 24 agosto. Hanno operato squadre miste interregionali del Cnsas, tra cui quelle abruzzesi, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato e Polizia Municipale. Spostando a mano i detriti, i tecnici hanno impiegato ben 5 ore per l’estrazione. L’uomo, sepolto sotto le macerie da 8 ore, è stato estratto vivo e non ha riportato traumi di particolare entità.
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