Superiori, a Giulianova si rientra giovedì. A Teramo arrivano i tecnici Reluis

TERAMO – Completati i lavori di “riparazione danni su parti non strutturali” nelle scuole di Giulianova (Liceo Curie, Ipse Crocetti, Ipias Pagliaccetti, Itt Cerulli) la Provincia si prende un altro giorno di tempo (da ordinanza comunale dovrebbero riaprire domani) per consentire “l’accesso delle squadre di pulizia a seguito dei lavori svolti”.  A Giulianova, quindi, nei soli istituti superiori, si torna a scuola giovedì 10 novembre. Stesso discorso a Castelli, per l’Istituto d’arte “Grue” dove il sindaco ha già procrastinato di un giorno la ripresa dell’attività didattica per consentire al personale la pulizia della scuola.

A Teramo, da ieri, è al lavoro una squadra di tecnici ed esperti dell’Università di Pescara, inviata dalla Protezione civile che sta ispezionando il Liceo e Convitto Delfico e l’istituto programmatori Pascal. Domani mattina arrivano i tecnici del Consorzio Reluis, Dipartimento della Protezione Civile, che proseguirà nelle ispezioni delle scuole del capoluogo. Per ogni struttura esaminata verrà rimessa alla Dicomac la scheda Aedes che certifica lo stato di agibilità dell’immobile e prescrive gli eventuali interventi dopo un evento sismico.

Sempre domttina alle 9 il presidente Renzo Di Sabatino e il consigliere delegato all’edilizia scolastica, Graziano Ciapanna, incontreranno i dirigenti degli istituti superiori del comune di Teramo sia per riferire dei lavori svolti che dei sopralluoghi in atto. «Stiamo seguendo scrupolosamente i protocolli in maniera che sia noi che la Protezione civile, il governo regionale e quello nazionale, gli studenti e le famiglie abbiano a disposizione ogni informazione possibile per una serena valutazione spiega il presidente Di Sabatino –. Le nostre decisioni, però, non potranno che essere conseguenti alle risultanze tecniche, le uniche in grado di certificare l’agibilità o meno di una struttura. L’emergenza va gestita, il futuro anche prossimo va programmato e a questo stiamo già lavorando da tempo: chiedo a tutti di riflettere sul fatto che dobbiamo recuperare uno scarto lungo almeno un decennio fra quello che andava fatto e quello che non è stato: non si fa in poche settimane». 

Da un primo report, dal 24 agosto ad oggi, la Provincia ha già speso, solo per lavori di somma urgenza che sono ben altra cosa dai danni subiti da un’opera, circa 2,7 milioni di euro, intervenendo nelle scuole, sulle strade e sui ponti.