Parità di genere come patrimonio culturale europeo, se ne parla a UniTe

TERAMO – Si svolgerà domani, martedì 30 ottobre, alle 9.30, nella Sala delle lauree della Facoltà della Giurisprudenza, un convegno sulla Parità di genere quale patrimonio culturale comune europeo. L’iniziativa, che si colloca nel quadro di una serie di dibattiti organizzati dal Centro di Documentazione Europea (CDE) dell’Università di Teramo in occasione dell’Anno europeo del Patrimonio culturale, è anche una tappa di un’ampia riflessione sulla diversità culturale promossa da un gruppo di ricercatori e docenti di tutta Italia, operante nel quadro della Società italiana di diritto internazionale e di diritto dell’Unione europea e co-coordinato da Emanuela Pistoia, docente di Diritto dell’Unione europea nell’Ateneo di Teramo.

«Il focus di questo incontro ‒ ha spiegato Emanuela Pistoia ‒ è posto sulla parità di genere: in quale senso si può affermare che questo principio è oggetto del patrimonio culturale comune europeo? Qual è il processo che ha portato a questo risultato? Quali sono i contenuti del principio comune?». Il convegno sarà aperto dai saluti del rettore Luciano D’Amico, del prorettore vicario Dino Mastrocola, del preside della Facoltà di Giurisprudenza Paolo Marchetti, della direttrice del CDE. Maria Cristina Giannini e della referente documentalista del CDE Carla Colombati.
Ai lavori, introdotti e presieduti dal docente dell’Università di Teramo Antonio Marchesi, interverranno Querciolo Mazzonis, dell’Università di Teramo; Beatrice Pisa, dell’Università Sapienza di Roma; Federica Di Sarcini, dell’Università di Salerno; Fabio Spitaleri, dell’Università di Trieste; Emanuela Pistoia, dell’Università di Teramo; Erika Bernacchi, dell’University College di Dublino. Le conclusioni saranno affidate ad Alessandra Gianelli, dell’Ateneo di Teramo.