Richiedente asilo aveva organizzato una rete di spaccio: tra i clienti anche minorenni. Alle donne chiedeva prestazioni sessuali

ROSETO – All’alba di questa mattina, i Carabinieri di Roseto degli Abruzzi, a conclusione di una complessa ed articolata attività d’indagine durata oltre tre mesi, hanno arrestato B.C.M., senegalese di 30 anni, richiedent asilo, ospitato in un residence di Roseto. Nel corso delle indagini sviluppate con pedinamenti, osservazioni, controlli su soggetti tossicodipendenti ed esame di tabulati telefonici, i Carabinieri sono riusciti a documentare oltre 400 cessioni di dosi di hashish e marijuana a giovani del luogo, molti dei quali minorenni. L’uomo, che riceveva dagli assuntori gli ordinativi di droga per telefono, fissava poi gli appuntamenti per la consegna sul lungomare sud, nei pressi del pontile, oppure nel sottopasso della stazione ferroviaria. L’attività di spaccio era divenuta talmente fiorente, che il pusher ha dovuto ‘assumere’ suoi connazionali per farsi aiutare nelle consegne. Molto spesso, in particolare quando a rivolgersi a lui erano delle ragazze, come corrispettivo della cessione di droga chiedeva delle prestazioni sessuali, a cui però le vittime tentavano di sottrarsi, non senza però aver dovuto subire palpeggiamenti nelle parti intime. In un caso ciò è avvenuto anche su una minore di 18 anni. Le numerose testimonianze raccolte tra i clienti del senegalese dai carabinieri di Roseto hanno convinto il gip di Teramo, che ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’extracomunitario: dovrà rispondere di cessione illecita di sostanze stupefacenti, aggravata dalla minore età di alcuni degli assuntori e dalla finalità di ottenere prestazioni sessuali, anche mediante violenza sulle vittime.