E' morto Biancone, il pastore abruzzese che aveva per casa piazza Martiri FOTO

TERAMO – E’ morto Biancone, il cane che per anni è stato il simbolo di Teramo e di piazza Martiri della Libertà, che lui aveva scelto quale suo regno. A dare notizia della sua scomparsa è stato Marcello Olivieri, presidente dell’associazione Teramo Vivi Città, che nel 2013 era diventato il suo proprietario, da quando se n’era preso carico, adottandolo dal canile sanitario, dopo una lunga vicissitudine seguita alla sua cattura: "Biancone non c’è più – ha scritto Olivieri -. Nonostante la sua veneranda età aveva sempre lo sguardo da cucciolone. Con la perdita di Biancone ho perso un amico fedele, un grande signore".
Biancone è morto di vecchiaia, di morte naturale, dopo aver vissuto da protagonista in questa città, diventando addirittura un beniamino dei teramani, che all’epoca della polemica sulla sua cattura, aprirono anche una pagina Facebook intitolata a lui. Era il settembre 2013. Biancone era diventato nervoso e aggressivo e morse in almeno due occasioni due passanti. Intervennero gli accalappiacani del servizio veterinario della Asl e lo catturarano, portandolo al canile sanitario, come prevede la legge sul randagismo.
Allora era un cosiddetto cane territoriale: era stato già catturato in precedenza, sterilizzato, vaccinato e identificato attraverso microchip e reimmesso in strada. Avrebe dovuto attendere i 15 giorni di legge per l’osservazione, ma tutti lo rivolevano libero conoscendone la sua indole di cane pacioccone e buono, anche se di così grossa taglia. 
Per sua fortuna, Biancone trascorse soltanto quattro giorni nel canile sanitario di Castellalto. Il direttore del Servizio veterinario della Asl, Lino Antonini, acconsentì alla richiesta di adozione presentata da Marcello Olivieri: dal 12 settembre 2013 Biancone tornò libero dal canile, per trasferirsi nell’abitazione del presidente di Teramo Vivi Città. Dove ha vissuto (bene) fino ad oggi.