Case Ater: firmata l'ordinanza, si recuperano i 66 milioni. Serviranno per far ripartire i cantieri delle case popolari

ROMA – Non erano più disponibili da capodanno 2019, se ne discuteva da giugno nello Sblocca Cantieri, sono stati finalmente riassegnati i fondi per la ricostruzione delle case popolari dell’Ater a Colleatterrato. Sfumati per la mancanza di progetti finanziabili di ricostruzione, problema a sua volta collegato alle complicazioni per la ricostruzione pubblica e alle difficoltà dell’ente di via Roma di dotarsi di una struttura tecnica adeguata alle necessità di progettazione. Dopo mesi di polemiche tra Regione e Governo, il commissario alla ricostruzione Piero Farabollini in cabina di regia, davanti al governatore Marco Marsilio e al direttore dell’Usr, Vincenzo Rivera, ha annunciato lo sblocco di 66 milioni di euro che in provincia di Teramo serviranno a far partire i cantieri (per un totale di circa 87 milioni necessari).

IL GOVERNO. «Dalla cabina di coordinamento presieduta dal Commissario arrivano buone nuove per le Regioni terremotate del Centro Italia". Lo annuncia il Commissario straordinario per la ricostruzione post sisma Piero Farabollini: «Abbiamo finalmente raggiunto l’accordo per rimettere in circolo i fondi dell’ordinanza 27 sull’edilizia popolare che non erano stati utilizzati per mancanza di progetti e sui quali abbiamo concentrato l’azione congiunta di Commissario, Governo e Anac per restituire, in primis agli sfollati degli alloggi residenziali popolari, la possibilità di rientrare velocemente nelle proprie case. Inoltre – aggiunge – abbiamo implementato in senso operativo la collaborazione con Invitalia per supportare l’attività di ricostruzione e, con circa 30 milioni di euro, di messa in sicurezza delle imprese nel cratere". Tutto ciò mentre "il Governo si accinge a concretizzare con la conversione del nuovo Decreto Sisma l’ulteriore snellimento delle procedure nuove per le Regioni terremotate del Centro Italia". Con la nuova ordinanza per l’edilizia popolare, sottolinea, si risolve "anche la vicenda degli alloggi Ater teramani di Colleatterrato, quartiere di recente protagonista sui media, e le problematiche legate alla Centrale Unica di Committenza, prevista dal Dl interministeriale 334/2019 e attivata attraverso il protocollo d’intesa siglato con Invitalia". "Definite – prosegue Farabollini – anche le procedure operative del cosiddetto "bando Inail" che consente, per la prima volta, anche ad aziende non danneggiate, di implementare la sicurezza sismica dei luoghi di lavoro". "Una volta bollinate dalla Corte dei Conti, – conclude il commissario – le ordinanze diventeranno operative rispondendo a precise esigenze del territorio che vogliamo progressivamente sia slegato da lacciuoli burocratici e disfuzionalità che hanno determinato intoppi e lentezze nella ricostruzione".

LA REGIONE. Nel corso della riunione della Cabina di coordinamento per la ricostruzione post sisma 2016, che il commissario per il terremoto Piero Farabollini ha convocato ieri a Roma, sono state approvate due ordinanze che daranno un forte impulso al territorio abruzzese, dando concretezza alle richieste avanzate dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel corso di questi mesi.

CONTRIBUTI SISMA. La prima ordinanza riguarda nuove modalità per i contributi Inail, relativi alla messa in sicurezza di immobili produttivi a favore di imprese non danneggiate dal sisma. Per assicurare la ripresa e lo sviluppo delle attività economiche in condizioni di sicurezza per i lavoratori nei territori dei comuni colpiti dal sisma è stata infatti stanziata la somma di 30 milioni di euro, destinati al finanziamento dei progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. All’Abruzzo spetteranno tre milioni di euro. Le imprese potranno richiedere i finanziamenti con un limite di 300 euro a metro quadro. Gli interventi dovranno riguardare la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, migliorare la sicurezza sismica degli edifici e la messa in sicurezza degli impianti.

CASE ATER. La seconda ordinanza approvata nel corso della riunione della struttura commissariale, a cui il Presidente Marsilio è stato accompagnato dal direttore dell’ufficio speciale per la ricostruzione, Vincenzo Rivera, riguarda le misure in materia di riparazione del patrimonio edilizio pubblico. Con questa ordinanza vengono rifinanziati gli interventi sulle case popolari per complessivi 75.591.000 euro. Su espressa richiesta del presidente Marsilio è stato anche stabilito che una quota percentuale, dentro ogni progetto che verrà cantierato, dovrà essere destinata al miglioramento delle aree di pertinenza degli edifici Ater, al fine di garantire un arredo urbano consono. In relazione al rifinanziamento della messa in sicurezza delle case popolari oltre 66 milioni sono destinati alle case Ater del Comune di Teramo. Possono così essere avviate tutte le procedure di cantierizzazione delle gare che sono state già approvate.

MARSILIO. «Finalmente siamo riusciti a ottenere delle risposte concrete dalla struttura commissariale – ha detto al termine dell’incontro il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio – da tempo aspettavamo il rifinanziamento del programma per la messa in sicurezza delle case popolari, al fine di riuscire a dare risposte concrete a tutti quei cittadini che dopo il terremoto del 2016 sono stati costretti a lasciare le loro abitazioni. Nell’ambito degli interventi di messa in sicurezza ho voluto che fosse inserito anche l’intervento per la riqualificazione delle aree di pertinenza esterne agli edifici. Andare a vivere in quei quartieri deve significare anche poter avere dei giardini dove passeggiare, degli spazi dedicati ai più piccoli, delle panchine che abbelliscano l’arredo urbano. Importante è anche l’ordinanza Inail, che consentirà alle aziende del territorio di poter effettuare migliorie e garantire i livelli occupazionali nelle aree terremotate”.