TERAMO – L’addio mesto, intriso di commozione, del Duomo di Teramo a Tito Fanelli ha reso più triste la giornata di tantissimi teramani. In tanti non hanno voluto mancare all’ultimo saluto all’ingegnere 51enne venuto a mancare in circostanze drammatiche, copito da un attacco cardiaco alla Biblioteca Delfico e spirato poi al pronto soccorso dell’ospedale Mazzini. Sulla bocca di tutti un amaro commento, per sottolineare come questo giovanottone sia stato davero una ‘brava persona’ nella sua vita terrena e di come abbia sempre ispirato i suoi rapporti con gli altri mostrando il suo lato migliore del carattere, la bontà d’animo. Parole, che si infrangono contro il dolore della compagna Francesca, del fratello Luca, dei genitori Adua e Armando, sopraffatti da abbracci e carezze di chi ha voluto portare il proprio affetto dentro alla Cattedrale, al fianco di quella bara sopra alla quale campeggiava la foto sorridente di Tito. Tanti i teramani che hanno ascoltato le parole di don Aldino Tomassetti, che ha benedetto il feretro all’uscita dal Duomo, affidandolo alla pietosa sepoltura nel cimitero comunale di Cartecchio. Fuori, in piazza Orsini, l’applauso è spontaneo al grido di "Ciao Tito!".
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