Proteste in via Capuani per l’impalcatura perenne che fa da latrina notturna

Sovrasta un supermercato e una tavola calda ed è ricettacolo di sporcizia e rifiuti: appelli nel vuoto a chi deve imporre il rispetto del decoro urbano

TERAMO – Il centro storico di Teramo aveva un bagno pubblico e nessuno lo sapeva. E’ quello garantito dall’impalcatura che da almeno tre anni domina il primo tratto di via Capuani e rischia col tempo di trasformarsi in un pericolo pubblico, perchè perde pezzi di tanto in tanto. 

Infatti, piuttosto che costituire strumento da cantiere (che non è mai partito dai tempi del terremoto del 2017), garantisce la necessaria ‘privacy’ a chi ha bisogni impellenti per sfogare le consistenti bevute notturne. Lascia però un putrido odore e altrettanto senso di sporcizia, con l’aggravante che questa latrina a cielo aperto nel tunne di una impalcatura, si trova tra un supemercato e una tavola calda. E che se non fosse per il sacrificio della proprietaria di quest’ultima nel pulire e inondare di ammoniaca il posto, adesso sarebbe invasa da topi (che pure ogni tanto si vedono) e marciume. Perchè da queste parti, nonostante le velleità di trasformare via Capuani nel salotto buono della città, la spazzatrice della TeAm è ricordo sbiadito che passa ormai soltanto una volta a settimana.

I commercianti convivono anche con delle piccole isole ecologiche che non fanno che appesantire il decoro della strada. In molti chiedono chi debba essere a garantire la pulizia della strada e il rispetto della cndivisione di un bene pubblico come appunto un pezzetto di città: perchè quell’impalcatura è ancora lì? Perchè nessuno verifica ed eventualmente fa adottare accorgimenti tali da garantire sicurezza e i dovuti interventi di manutenzione?