In consiglio primo voto contrario di Italia Viva dopo l’uscita e critiche di Luzii
TERAMO – Il Consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione con 19 voti favorevoli su 32 consiglieri presenti in aula. La maggioranza D’Alberto dunque regge ad una prova importante, nel giorno in cui arriva il primo voto contrario del gruppo di Italia Viva dopo l’ufficialità del passaggio degli ex civici di Teramo 3.0 (con l’aggiunta dell’ex Pd Bartolini) all’opposizione.
Proprio da questi, e segnatamente da Giovanni Luzii, arrivano le critiche più forti al documento contabile, con la riproposizione di contestazioni già espresse sul ‘doping’ subito dal bilancio da contributi esterni ed emergenziali piuttosto che di una sua vera consistenza dovuta a programmazione, ritenendolo troppo ‘fantasioso’ sui calcoli di nuove entrate.
Sono ‘bastati’ anche in questo caso 19 voti favorevoli per approvare la delibera sull’affidamento dei nidi alle cooperative dal prossimo anno, iniziativa che ha suscitato molte polemiche, con la richiesta di ritiro della proposta da parte del capogruppo di Italia Viva, Flavio Bartolini e, alla fine, il voto contrario della consigliera di maggioranza Francesca Di Timoteo. Sollecitazioni a risolvere il ritardo con cui si muovono i bandi per la gestione del Circolo Tennis Teramo e il Palascapriano sono arrivate da Maurizio Salvi (Futuro In), mentre Mario Cozzi ha rimarcato ancora una volta il dato politico della diminuzione dei consiglieri di maggioranza da 24 a 19.
Piergiorgio Passerini (Teramo Vive) plaude alla coerenza dell’amministrazione comunale nella gestione delle risorse, spese secondo gli obiettivi programmatici fissati dalla maggioranza, è soddisfatto Paolo Di Sabatino, dello stesso gruppo, per la ricostituzione del fondo a favore delle associazioni culturali che la precedente amministrazione aveva azzerato.
Luca Pilotti (Pd) ha ribadito quale importante evidenza del nuovo modo di concepire l’amministrazione arriva dalla ratifica dell’accordo di programma definitivo tra Comune Università ed Asl, per il recupero dell’ex ospedale psichiatrico Sant’Antonio Abate di Teramo e la sua trasformazione in Cittadella della cultura: “Questa amministrazione deve farsi carico di metter in campo un’azione che costituisca un salto di qualità rispetto al passato, ossia avere una visione unitaria circa lo sviluppo futuro della Città, dotandosi degli strumenti tecnici necessari per raggiungere una programmazione strategica di medio e lungo periodo“, augurandosi l’adozione di “un nuovo Prg, di un Piano Strutturale Comunale che delinei l’identità culturale e le scelte strategiche di sviluppo capaci di tutelare l’integrità fisica ed ambientale del territorio, nel rispetto del principio di consumo del suolo 0, di un Piano Operativo Comunale che individui e disciplini gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e trasformazione del territorio da realizzare in un arco temporale di medio tempo“.