Il blitz di Gavioli in TeAm come nel 2010: fa rimuovere Prandin e si nomina amministratore delegato

Il colpo di scena in assemblea di bilancio: torna alla guida dopo le dimissioni del 2011

TERAMO – Il colpo di scena è arrivato in piena assemblea dei soci della Teramo Ambiente, chiamata ad approvare il bilancio 2019 della municipalizzata: il socio privato, la Comir, ovvero il patron Stefano Gavioli, ha rimosso l’amministratore delegato Enrico Prandin, nominando se stesso nuovo Ad. Lo ha fatto attraverso il suo delegato a partecipare all’assemblea, una vecchia conoscenza per la Teramo Ambiente, Andrea Bonifacio (che è stato il curatore giudiziale del concordato Enertech e che nel 2014 aveva nominato amministratore delegato della TeAm l’avvocato Luca Ranalli, oggi presidente della TeAm).

Gavioli era già stato amministratore delegato di TeAm e il suo ingresso in società avvenne con le stesse modalità di oggi: da proprietario di Enerambiente (poi diventata Enertech), l’imprenditore veneziano rimosse l’allora ad Stefano Faggiano nel luglio 2010 autonominandosi Ad, per poi dimettersi il 5 agosto di un anno dopo, anticipando le conclusioni della magistratura catanzarese che a novembre intervenne con provvedimenti giudiziari nella storia della TeAm.

Era l’epoca del sindaco Maurizio Brucchi e del presidente Raimondo Micheli.

La nomina di Gavioli ha effetto immediato e ha colto di sorpresa anche il sindaco D’Alberto che proprio nel pomeriggio, nella nota che accompagnava l’approvazione del bilancio 2019 con numeri interessanti, aveva lodato proprio il nuovo rapporto instauratosi tra i soci principali della TeAm, grazie anche al nuovo corso intrapreso da Enrico Prandin.

Una nota, quella del Comune di Teramo, che ha clamorosamente omesso la notizia del cambio di amministratore delegato, chissà per quali reconditi motivi.

Enrico Prandin ha solo confermato quanto accaduto in assemblea, limitandosi a dire di essere “dispiaciuto ma non scioccato. La notizia non mi ha colto di sorpresa, non è certo un fulmine a ciel sereno – ha aggiunto uno dei collaboratori storici di Stefano Gavioli, al suo fianco da oltre 10 anni”. Nulla si sa sulle motivazioni, sicuramente una decisione che non attiene alla condotta gestionale della Teramo Ambiente, visti i risultati di Prandin in appena 11 mesi da amministrazione delegato.