Il Papa riceve i teramani: “Con il Covid il presepe è segno di speranza”

Una delegazione dal Pontefice per l’inaugurazione dell’esposizione castellana

TERAMO – “Mai come quest’anno“, le icone del Natale rappresentate dal presepe di Castelli e dall’albero della slovenia allestiti in Piazza San Pietro, “sono segno di speranza per i romani e per quei pellegrini che avranno la possibilità di venire ad ammirarli“.

Lo ha detto Papa Francesco ricevendo stamane in udienza la delegazione proveniente dal Teramano e da Castelli per il dono del Presepio monumentale in ceramica, che assieme all’albero di Natale, è stato poi inaugurato nel pomeriggio in una sobria cerimonia nell’ovale berniniano, papa Francesco non ha mancato di fare riferimento al Covid-19. “Anche in questo Natale – ha detto Francesco -, in mezzo alle sofferenze della pandemia, Gesù, piccolo e inerme, è il ‘Segno’ che Dio dona al mondo. Segno mirabile, come inizia la Lettera sul presepe che ho firmato un anno fa a Greccio“.

La delegazione della Diocesi Teramo-Atri, guidata dal vescovo Lorenzo Leuzzi, insieme al Presidente Marco Marsilio e all’assessore Pietro Quaresimale, era composta dal Commissario straordinario al sisma, Giovanni Legnini, dal presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura (nella foto), dal sindaco di Castelli, Rinaldo Seca e da quello di Teramo, Gianguido D’Alberto, quale presidente regionale dell’Anci.

Con l’occasione, il Presidente Marco Marsilio ha recato in dono una riproduzione del rosone della Basilica di Collemaggio dell’Aquila, e nel ringraziare il Sommo Pontefice per il privilegio concesso, ha auspicato quanto prima di poter ospitare in Abruzzo il Santo Padre. Per Quaresimale “l’incontro col Papa è stata una grande emozione“.

Il presepe e l’albero rimarranno esposti fino al 10 gennaio 2021, festa del Battesimo del Signore.