E’ Salvemini il nuovo coach della Teramo a Spicchi

Formatore nazionale Cna, è stato eletto miglior tecnico della B 2017/2018,

TERAMO – E’ Giorgio Salvemini il nuovo allenatore della Teramo a Spicchi, dopo l’esonero di Massimo Stirpe. Nato a Guardiagrele, 48 anni, ha firmato un contratto biennale.

Innanzitutto – queste sono le prime considerazioni del nuovo allenatore della Tasp – voglio esprimere tutta la mia vicinanza a Simone Stirpe, che è stato un pilastro nel percorso di crescita della Teramo a Spicchi in questi anni. A lui va un grande abbraccio di solidarietà da parte mia. Poi, mi sento di dire che arrivo alla TaSp con un entusiasmo incredibile perché sono stato costretto a stare lontano dal campo per 10 lunghissimi mesi e non vedo l’ora di tornare ad emozionarmi in palestra”. 

Formatore nazionale CNA, responsabile regionale per la formazione degli allenatori, eletto miglior coach della Serie B nella stagione 2017/18, vicino per due volte con San Severo alla promozione in A2, Salvemini dice di “aver apprezzato tantissimo la proposta arrivatami dalla Teramo a Spicchi – commenta sulla scelta coach Salvemini – perché so di essere stato messo al centro di un progetto tecnico e formativo molto importante e ben strutturato. Qui so di poter crescere e di far crescere tutto l’ambiente. Sin dal primo incontro con il presidente ho avuto delle sensazioni positive e ho percepito immediatamente la voglia di fare bene e di guardare al futuro in maniera lungimirante. Ringrazio quindi la società per la fiducia riposta in me. E proprio perché voglio ripagare questa fiducia mi impegnerò al massimo delle mie possibilità”. 

Della Teramo a Spicchi – chiude Giorgio Salvemini – si parla benissimo nell’ambiente degli allenatori e degli addetti ai lavori e ora voglio vedere dal di dentro come poter esaltare e rafforzare quanto di buono questa realtà ha già saputo esprimere. Venendo alla squadra posso dire di aver già allenato alcuni giocatori e di aver giocato contro altri per cui conosco bene ognuno di loro. C’è però bisogno della conoscenza diretta del gruppo nella sua interezza e del lavoro quotidiano in palestra per definire le tappe di crescita della squadra. Da questo punto di vista voglio che tutti abbiano bene in mente l’importanza del proprio ruolo e la responsabilità presa nei confronti della società, dei tifosi e della città”.