I tanti messaggi di Pinocchio nell’analisi degli alunni della D’Alessandro-Risorgimento

Confronti finali dei laboratori delle scuole dell’infanzia e primarie dell’istituto comprensivo, nel 140esimo anniversario della pubblicazione del romanzo di Collodi

TERAMO – Dal 24 maggio al 15 giugno, in occasione del 140esimo anniversario della pubblicazione di Pinocchio, si terranno le performances finali dei laboratori relativi al progetto ‘C’era una volta un pezzo di legno’. Si è trattato di un lavoro lungo, articolato ed impegnativo, che ha coinvolto le classi delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie dell’Istituto comprensivo D’Alessandro-Risorgimento.

Ideato, sostenuto e promosso dalla professoressa Francesca Mincione, il progetto è partito dalla lettura interpretativa del testo del celebre romanzo di Collodi, per approdare ad una drammaturgia multipla, con il coinvolgimento diretto dei bambini che hanno scelto modalità espressive diverse per esprimere il messaggio del testo.

I piccoli alunni, infatti, sono stati stimolati ad una autonoma valutazione creativa della lettura effettuata, dalle insegnanti, che hanno svolto, con la collaborazione dell’Associazione teatrale Gli Sbandati, un lavoro non solo testuale ma anche pedagogicamente rilevante, incentivando nei bambini espressività a tutti i livelli, psicomotricità, autostima e autodisciplina. Per giungere a ciò, il romanzo di Collodi è stato analizzato, in primis dalla ideatrice del progetto, in tutti i suoi piani, strutturali e non (non solo come favola, dunque, ma nel substrato socio-psico-pedagogico) e ne è emerso un Pinocchio, per così dire, diacronico: un bambino che compie il suo percorso di crescita anche attraverso i suoi errori (e quelli degli adulti). Proprio in seguito a tale articolazione analitica, le performances finali non si limiteranno alla messa in scena della favola, ma ne libereranno il contentuto profondo e nascosto usando tutte le tecniche performative nel rispetto del messaggio che le diverse classi hanno trovato nel testo.

Un doveroso ringraziamento va, oltre che all’ideatrice, senza la quale nulla di ciò sarebbe stato possibile, alle docenti per la loro passione e la loro pazienza, alla Compagnia teatrale ‘Gli Sbandati’, per l’apporto tecnico e artistico, alla D’Alessandro Orchestra per il prezioso contributo musicale e alla Dirigente scolastica che ha sostenuto l’iniziativa e infine – ma non per ultimi – agli alunni che si sono gettati nell’impresa con passione.