Uccise il figlio di 2 anni, muore per infarto in carcere

Denny Pruscino, di Corropoli, scontava a Padova la condanna all’ergastolo. Il corpo del piccolo non fu mai trovato. La moglie sconta 18 anni

TERAMO – E’ morto nella palestra del carcere, come scrive questa mattina ‘il Centro’, forse stroncato da un infarto mentre giocava a calcetto con altri detenuti, a 42 anni, Denny Pruscino, balzato agli onori delle cronache ai nel 2010 per aver ucciso il figlio Jason di appena due anni. Pruscino, originario di Corropoli, era detenuto nel carcere Due Palazzi di Padova, dove stava scontando l’ergastolo, diventato definitivo nel 2015 con la pronuncia della Cassazione, che aveva confermato anche i 18 anni di reclusione per la moglie Katia Reginella, di Nereto.

Il corpo del bimbo non fu mai ritrovato: i genitori avevano ucciso il piccolo perché infastiditi dal suo pianto. Della tragedia fornirono diverse versioni, senza mai portare gli investigatori alla verità. Dapprima raccontando di aver portato il piccolo Jason (che era il terzo figlio della coppia: gli altri due erano stati allontanati dalla famiglia e affidati, perché vittime di maltrattamenti) in Germania da alcuni parenti, poi ammettendo di avergli tolto la vita e di averne gettato il corpicino tra Folignano e Maltignano – nell’Ascolano, poco oltre il confine regionale -, avvolto in una busta dell’immondizia. Tra perizie psichiatriche e un continuo cambio di versioni, la coppia giunse di fronte ai giudici della corte d’Assise di Ascoli e poi di quella di Ancona, per finire con l’essere condannati in ia definitiva.