FOTO / Forza Italia e Gasparri festeggiano l’arrivo di Emiliano Di Matteo

La campagna tesseramenti è anche l’occasione per ufficializzare il riposizionamento del consigliere regionale per le elezioni di marzo

TERAMO – Giornata di raccolta adesioni, in piazza Martiri della Libertà, per Forza Italia locale che ha colto l’occasione per presentare, alla presenza dell’intero establishment regionale, la candidatura alle elezioni regionali di marzo di Emiliano Di Matteo, fresco di passaggio agli azzurri dalla Lega. Ospite dell’incontro pubblico con conferenza stampa anche il senatore e vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri. Attorno a lui anche il senatore Nazario Pagano, coordinatore regionale e commissario provinciale di Teramo per il partito di Berlusconi, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, l’ex assessore Mauro Febbo, la vice coordinatrice provinciale Rita Ettorre, il capogruppo in comune Mario Cozzi, assieme anche all’ex sindaco di Atri, Gabriele Astolfi e a Francesca Persia, rispettivamente ex coordinatore ed ex vice coordinatrice provinciale.

La proposta politica di Forza Italia continua ad essere fortemente attrattiva su tutto il territorio abruzzese – ha detto il senatore Nazario Pagano -. Oggi, nella giornata dedicata al tesseramento e alla presenza del senatore Maurizio Gasparri, il consigliere regionale Emiliano Di Matteo ha ufficializzato il suo ingresso in Forza Italia. Una squadra che cresce giorno dopo giorno e si rafforza sempre di più. La conferma di un trend positivo che, sono sicuro, continuerà nei prossimi mesi, anche in vista della prossima campagna elettorale per le elezioni regionali in Abruzzo“.

Sono con voi – ha detto Emiliano D Matteo – perché non voglio cambiare, per essere coerente con il mio percorso di vita! Nel Centro Destra, con Forza Italia per continuare ad impegnarmi per la mia terra, per l’Abruzzo, il luogo dove vivo, dove ho i miei affetti e dove vedo il mio futuro! Un ringraziamento al presidente Maurizio Gasparri, all’On. Nazario Pagano, al Presidente Lorenzo Sospiri, a Mauro Febbo”.