Morte dell’ex vice questore, l’autopsia: il quadro infettivo ha provocato una crisi multiorgano

L’esame necroscopico delinea la probabile causa del decesso di Leonardo Romano. I funerali mercoledì mattina a Vila Mosca

TERAMO – Ufficialmente è stato uno scompenso multiorgano ad uccidere il vice questore Leonardo Romano, che era ricoverato all’ospedale Mazzini di Teramo per un trauma ortopedico. Dietro questa terminologia medica si ha però ragione di pensare, come crede anche la famiglia dell’ex dirigente della Polizia di Stato, che sul decesso abbia inciso in maniera decisiva l’infezione contratta durante il ricovero ospedaliero della vittima.

L’insufficienza multiorgano infatti si registra quando il quadro settico, a partire da una grave infezione, è talmente critico da causare disfunzioni a cascata sul sistema di organi. La procura ha deciso di far eseguire l’esame necroscopico proprio per capire se c’è stata correlazione, il cosiddetto nesso di causalità, tra l’infezione e la morte. Al medico legale adesso toccherà l’approfondimento di laboratorio, dopo i prelievi compiuti, per arrivare a una definizione del caso.

Romano è morto all’età di 72 anni la scorsa settimana, dopo tre giorni di agonia dopo aver contratto un’infezione: è stata la famiglia a pretendere chiarezza su quanto possa essere accaduto, sull’origine e sulla natura dell’infezione. E’ anche chiaro che l’indagine non può portare, in caso di infezione ospedaliera, all’individuazione di una colpa medica di questo o quel sanitario, bensì, in caso di accertamento della causa di infezione, alla responsabilità organizzativa dell’azienda sanitaria.

Il mgistrato che indaga, il pubblico ministero Silvia Scamurra, ha intanto concesso il nulla osta per la sepoltura: i funerali di Leonardo Romano saranno celebrati mercoledì 8 novembre alle ore 10 nella chiesa di Villa Mosca. La salma sarà poi tumulata nel cimitero di Chieti.

Leave a Comment