FOTO / Travolto e ucciso a 19 anni in sella alla bici mentre va al lavoro

La tragedia attorno alle 5:30 sulla statale 80 a Sant’Atto. Il giovane nigeriano trascinato per circa 200 metri: la bici era senza luci e in quel punto non c’è illuminazione pubblica

TERAMO – La tragedia si è verificata attorno alle 5:30, quando lungo la statale 80 Teramo-Giulianova, a Sant’Atto, è ancora buio. Alex Efosa Osaremwinda, avrebbe compiuto 20 anni a marzo. Il giovane nigeriano, che viveva a Piane di Sant’Atto, era da poco uscito da casa per andare al lavoro al nucleo industriale. Non ci è arrivato, perchè è stato falciato in sella sua bicicletta mentre pedalava sulla statale, nel buio: non c’è illuminazione pubblica e la bici non aveva luci accese. La Fiat che procedeva nello stesso senso di marcia, verso Teramo, lo ha travolto all’altezza del caseggiato della Spea e trascinato per circa 200 metri fin sotto al cavalcavia dello svincolo del nucleo.

Il conducente dell’auto, un 60enne di Sant’Atto, dice di non essersi accorto di aver investito il giovane: pensava fosse un animale soltanto dopo alcuni secondi ha notato il corpo sul parabrezza sfondato della sua macchina. Era già troppo tardi perchè il 19enne era morto sul colpo. La bicicletta a poca distanza dall’auto, sulla corsia opposta, colpita e trascinata fin lì da una seconda auto che seguiva quella investitrice.

Sul posto il personale del 118 non ha potuto fare altro che segnare l’ora del decesso e attendere che l’impresa di pompe funebri rimuovesse la salma, con il benestare degli agenti della Polizia stradale che si occupano dei rilievi. La slma è stata composta all’obitorio dell’ospedale Mazzini a disposizione del magistrato, auto e bici poste sotto sequestro e l’automobilista che finirà indagato per omicidio stradale.

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