La segnalazione / “Ufficio postale chiuso per regola anti Covid fai da te”

Un utente accusa: “Ad Alba negato l’ingresso a più di 10 persone alla volta, ma il direttore non fornisce spiegazioni. Noi a scuola stiamo in aula con 20 alunni: chi sbaglia, Poste o il ministero?”

ALBA ADRIATICA – Il rialzo dei contagi Covid delle ultime settimane in Abruzzo deve aver condizionato la direzione dell’ufficio postale di via Risorgimento ad Alba Adriatica, se è vero che ha deciso di limitare gli ingressi agli sportelli a on più di 10 persone, lasciandone al freddo altrettante, fuori della sede. E’ la bizzarra situazione venutasi a creare ad Alba, segnalata a emmelle.it da un utente teramano che ha subìto l’imposizione, con relativo disagio condiviso con altri utenti delle Poste. E in più, a specifica richiesta di spiegazioni, lo stesso direttore non ha offerto un comportamento Ecco cosa ha vissuto l’utente:

Alle 16:58 sono alle porte scorrevoli dell’ufficio, chiedo permesso a una signora ferma lì davanti, e lei mi dice “No, non fanno entrare, ci sono troppe persone dentro”. All’interno c’erano non più di 10 persone. Dopo una decina di minuti ho chiamato i carabinieri per segnalare l’abuso. Nel frattempo la porta si è aperta. Ho chiesto spiegazioni al direttore, che non mi ha detto il suo nome, ha ribadito i motivi di sicurezza, non ha saputo indicarmi una circolare che lo autorizzasse al suo comportamento

Aggiungo la faccia tosta da parte del direttore a non chiedere scusa, ma continuare a giustificarsi con la necessità di prevenire il contagio, a non fornire le sue generalità affinché potessi segnalarne il nome a Poste.it, né tantomeno a esibire una circolare o una delibera ministeriale che lo autorizzasse a lasciare una decina di persona per strada al freddo.

Aggiungo che io insegno a scuola e stamattina ho condiviso aule chiuse e non più grandi dell’ufficio postale di Alba Adriatica con più o meno 20 alunni per classe, senza mascherine, naturalmente. Ora delle due l’una, o sono in torto le Poste o è in torto il Ministero dell’Istruzione”.

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