Sequestra il gioielliere per farsi aprire il negozio, ma la cassaforte non si apre

Presa di mira la gioielleria Cichetti: il commerciante fa da autista al rapinatore armato anche al ritorno fino alle campagne di Villa Rosa. Ha razziato solo i preziosi in vetrina, 45.000 euro di bottino

ALBA ADRIATICA – Conosceva le abitudini e gli orari del commerciante che aveva preso di mira, il rapinatore solitario che ieri sera ha atteso sotto la sua abitazione il titolare della gioielleria Cichetti per farlo tornare in negozio per derubarlo.

Avrebbe dovuto sapere però che una volta chiusa, la cassaforte a tempo si riapre soltanto all’indomani, con il timer impostato sulla riapertura del negozio. E così, davanti al forziere, è rimasto con un palmo di naso e impotente, ha dovuto ‘accontentarsi’ di tre contenitori che ha riempito di preziosi e orologi esposti nelle vetrine del negozio di viale della Vittoria ad Alba Adriatica.

E’ successo tutto dopo cena. Il gioielliere stava rincasando quando si è trovato alle spalle il malvivente, un uomo di età media, che parlava con un accento del centro sud, con uno scaldacollo tirato parzialmente sul volto e una pistola, forse giocattolo, in pugno. Sotto la minaccia dell’arma ha costretto Stefano Cichetti a risalire in macchina e a tornare al negozio che aveva chiuso poco prima. Una vola dentro, l’amara scoperta: la cassaforte chiusa fino a questa mattina e la razzia dei gioielli negli espositori.

Una volta preso quanto poteva (con un bottino ancora da quantificare ma non inferiore a circa 45.000 euro) si è fatto accompagnare – sempre a bordo della macchina del commerciante di preziosi – in direzione di Martinsicuro, scendendo in prossimità di Villa Rosa. I carabinieri lo stanno cercando, facendosi aiutare, per la sua identificazione, dalle immagini delle telecamere della zona. La gioielleria fu oggetto di un assalto dall’esterno con una macchina già nell’agosto del 2016.

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