Ragazzi disabili respinti a scuola: ‘riammessi’ dal Tar, ma il dirigente non si adegua

Genitori costretti a una battaglia legale per il diritto allo studio: minacciata la richiesta di commissariamento dell’Ufficio scolastico

TERAMO – Quello che sta accadendo a Cristian ed Edoardo, due ragazzi disabili, è veramente vergognoso: ben inseriti da alcuni anni in una struttura scolastica, all’inizio dell’attuale anno scolastico hanno trovato l’ingresso barrato da un dirigente che si appiglia a ridicoli cavilli burocratici e, nel silenzio generale, calpesta il loro diritto all’istruzione. Solo affrontando importanti spese economiche da parte delle famiglie, due settimane fa il Tribunale Amministrativo Regionale d’Abruzzo ha ordinato all’istituzione scolastica di far tornare i due ragazzi a scuola.

Alla lettura dell’ordinanza – dicono i genitori dei due ragazzi della scuola media -, abbiamo avuto immediatamente la preoccupazione che sarebbe iniziata la tipica melina burocratica di chi non vuole assumere decisioni e che galleggia nel burocratese. La preoccupazione si è trasformata purtroppo in realtà, anzi in un incubo che solo chi vede regredire i propri figli può capire. Ma non ci arrendiamo davanti all’inefficienza dell’istituzione scolastica, che da questa storia ne sta uscendo malissimo. Saremo costretti come famiglie a ricorrere di nuovo alla giustizia amministrativa con la richiesta del commissariamento dell’ufficio scolastico competente, con la nomina di uno specifico commissario ad acta, se entro pochi non viene trovata la soluzione migliore per i due ragazzi, per far valere così il diritto universale all’istruzione a loro disconosciuto, che rappresenta una gravissima discriminazione, ancora più grave quando messa in atto ostinatamente proprio da una istituzione scolastica“.

Faremo valere questo diritto in tutte le sedi opportune – concludono i genitori – perché la risoluzione di questa triste vicenda oltre a fare scuola (quella vera) rappresenta una battaglia di civiltà“.

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