E’ morto don Davide Pagnottella, parroco amatissimo

Stroncato da un malore improvviso, negli ultimi anni aveva anche affrontato il cancro. Aveva 83 anni. Camera ardente nella sua parrocchia del Cuore Immacolato, funerali in Duomo martedì alle 15

TERAMO – La comunità diocesana cittadina e l’intera comunità teramana danno l’addio a don Davide Pagnottella, a lungo vicario generale della Diocesi di Teramo-Atri, che ha legato il suo nome e la sua vita di servizio cristiano alla parrocchia del Cuore Immacolato di Maria di piazza Garibaldi. Don Davide si è spento nel primo pomeriggio di oggi, a causa di una emorragia cerebrale che lo ha colpito nella sua residenza. Trasferito in ospedale, i tentativi dei medici di salvargli la vita sono stati purtroppo vani. L’alto prelato teramano qualche anno fa, dopo aver affrontato con coraggio il cancro, aveva avuto altri problemi fisici che lo avevano costretto a lasciare il sacerdozio attivo, che aveva sempre continuato a praticare accanto ai suoi amati fedeli, nonostante l’età. Dopo un periodo di affiancamento con don Giulio Marcone, il vescovo aveva deciso di affidare la parrocchia, una delle più grandi della città, a don Christian Cavacchioli.

Don Davide aveva 83 anni ed era stato ordinato sacerdote nel maggio del 1965. Originario di Morro d’Oro, era giunto a Teramo nel lontano 1979 e con la città aveva subito stretto un profondo legame di amore e rispetto, guadagnandosi subito l’affetto e la fiducia dei fedeli teramani. Questo nonostante il suo compito fosse quello di sostituire don Giovanni Iobbi, una storica figura di prelato cittadino, che con la comunità parrocchiale aveva un antico e solido rapporto. Don Davide per anni ha costituito, all’interno dello schema diocesano, un elemento di grande equilibrio e saggezza, consigliando e guidando soprattutto nei primi mesi di attività pastorale, i vescovi teramani.

La salma di don Davide in queste ore viene preparata per la camera ardente che saà allestita dalle 19 in chiesa al Cuore Immacolato. I funerali saranno celebrati alle 15 di martedì 13 febbraio in Duomo.

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