FOTO / Oltre 400 persone a Roseto sostengono Giovanni Cavallari

Pieno il Lido d’Abruzzo per il candidato di ‘Abruzzo Insieme’, sul palco assieme a Luciano D’Amico e Gianguido D’Alberto

TERAMO – Oltre 400 persone hanno partecipato ieri sera all’incontro organizzato da Giovanni Cavallari, candidato consigliere per la lista ‘Abruzzo Insieme’ per Luciano D’Amico presidente, al Lido d’Abruzzo Village di Roseto degli Abruzzi.

Famiglie, amici, simpatizzanti e anche tanti amministratori della zona, hanno voluto testimoniare la propria vicinanza all’assessore comunale di Teramo, alla presenza del candidato presidente Luciano D’Amico e del sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto. Applausi e ampio consenso hanno riscosso gli interventi dei tre rappresentanti politici, sui temi che in questi giorni stanno dominando la scena politica e che sono punti di forza della coalizione di centrosinistra, di quel ‘campo largo’ abruzzese che trova in ‘Abruzzo Insieme’, la ‘lista del presidente’, uno dei punti di forza di questa squadra che si candida a governare l’Abruzzo per i prossimi 5 anni.

L’Abruzzo ha bisogno di una decisa sterzata – ha detto Cavallari – e noi siamo la forza politica che può determinare la vittoria elettorale di Luciano D’Amico. Abbiamo dalla nostra l’esperienza di amministratori pubblici e la capacità di trovare quelle soluzioni di cui hanno bisogno i cittadini e non solo, come accaduto in questi ultimi 5 anni, gli amici degli amici. Un governo di centrodestra che finora si è caratterizzato per lo scippo di fondi e per la penalizzazione ai danni della provincia di Teramo e una chiara incapacità a gestire i bisogni degli abruzzesi: torno a ribadirlo, le liste di attesa sono un ‘buco nero’ che non rispondono alla domanda di salute dei pazienti, soprattutto di quelli già indeboliti e indifesi dalla loro condizione di malati. Noi metteremo fine a tutto questo una volta eletti alla Regione”.

Il candidato presidente Luciano D’Amico ha insistito sulla necessità di andare a votare e dimostrare, come ha fatto la Sardegna con Alessandra Todde, che il cambiamento è possibile oltre che necessario: “Se non vinceremo noi – ha detto – sappiate che l’Abruzzo, con Marsilio e la Meloni, finirà sulle tavole romane, dove non sarà tra gli invitati, ma sarà la pietanza da consumare”.

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