Il ciclone Daspo fa un’altra vittima: anche ‘Teramo Zezza’ si autosospende

Dopo i Sedici Gradoni ritira la ‘pezza’ anche l’altro storico gruppo ultrà: “Per noi essere allo stadio è una cosa imprescindibile”

TERAMO – Anche gli ultrà di ‘Teramo Zezza’ come già accaduto per quelli dei ‘Sedici Gradoni’, prendono la clamorosa decisione: si sospendono. Il gruppo non si scioglie ma non sarà più presente sugli spalti dello stadio Bonolis nè ovviamente in trasferta. Una decisione pesante, presa non a cuor leggero, ma che è figlia di quella repressione scatenata dagli incidenti del pre derby di Giulianova, e che ha portato a disegnare un ‘day after’ fatto di decine di Daspo che hanno decimato la seppur nutrita pattuglia ultrà biancorossa.

Per noi la presenza in casa e in trasferta – scrivono gli ultrà di Teramo Zezza – è un qualcosa di imprescindibile. Purtroppo oggi non siamo stati in grado di garantire la nostra presenza a Terracina, di conseguenza abbiamo deciso di sospenderci ma non di scioglierci, perchè quando ci saranno i presupposti torneremo e lo faremo dietro la pezza che ci rappresenta dal 2009. Potevamo optare per una scelta di comodo ma siamo ma siamo sempre stati per l’essenza e non per l’apparenza. Il gruppo resterà attivo ma senza la pressione di esserci per forza. Arrivederci in curva est e per le strade. Per TE ne vale sempre la pena!“. E’ così, è questo il codice e il romanticismo ultrà. E la mannaia che si è abbattuta su di loro, pesante reazione forse acuita da un consapevole senso di fallimento nella gestione dell’ordine pubblico, è fardello che anche la squadra si trova a subire. Una cosa è certa: quella curva sarà sempre meno colorata e mancherà a tutti. ultrà o meno.

Se questo era l’obiettivo, ci sono ahinoi riusciti.

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