Assessori, tutto come previsto. Sospiri eletto presidente senza il voto di Gatti

Marsilio annuncia l’esecutivo con 3 di Fratelli d’Italia (Quaglieri, Magnacca, D’Annuntiis), uno della Lega (Imprudente, nuovo vicepresidente), uno di Forza Italia (Santangelo e il presidente dell’assemblea), esterna la Verì. Manca adesso il Sottosegretario

L’AQUILA – Tutto come previsto, con l’unica eccezione che la nomina a Sottosegretario alla presidenza del consiglio è ‘congelata’ e sarà attribuita nei prossimi giorni. La XII legislatura regionale dell’Abruzzo si è aperta questa mattina con l’insediamento dei nuovi consiglieri regionali e con le nomine dei componenti della giunta, del presidente del Consiglio (con i due vicepresidenti e i due segretari).

Marsilio non ha riservato sorprese rispetto al quadro complessivo già ben delineato all’esito dell’ultimo tavolo di maggioranza che si era svolto ieri mattina. Alla Lega è andata, con Emanuele Imprudente, la vicepresidenza vicaria della Giunta: deterrà anche le delghe all’agricoltura, caccia, pesca e ambiente come nella precedente consiliatura. A Forza Italia Marsilio ha riservato la presidenza del Consiglio (Lorenzo Sospiri è stato confermato nell’incarico con i voti della sola maggioranza, nella quarta votazione a maggioranza relativa, con 17 preferenze e le schede bianche di tutta l’opposizione) e l’assessorato a Salvatore Santangelo (che ha le deleghe alla formazione, al sociale, all’istruzione, cultura e spettacolo). Tre gli assessorati per Fratelli d’italia: Mario Quaglieri al bilancio, personale, erp e sport; Umberto D’Annuntiis a trasporti, infrastrutture e lavori pubblici; Tiziana Magnacca alle attività produttive, turismo e lavoro. Assessore esterno è Nicoletta Verì (Lista Marsilio presidente), alla quale è stata riaffidata la salute e le pari opportunità

A ‘Noi moderati’, con Marianna Scoccia, è andata una delle vicepresidenze del Consiglio comunale, ruolo che tocca anche alle opposizioni, per le quali è stato indicato, votato ed eletto Antonio Blasioli. L’elezione di Sospiri, per la prima volta, si è allungata fino alla quarta votazione, quella in cui non sarebbero serviti i voti di due terzi dell’aula per passare. E nel voto vanno lette alcune situazioni. Solo in una occasione, la terza votazione, la maggioranza si è ricompattata trovando 18 voti per Sospiri, mentre nella prima addirittura aveva perso per strada due voti, scendendo a 16. Quella decisiva, la quarta ha fatto segnare 17 voti per il forzista già presidente e l’assenza al voto di Paolo Gatti. Alla segreteria, indicazioni confermate con le elezioni di Luca De Renzis, di Fratelli d’Italia, 18 voti, e per le opposizioni di Erika Alessandrini, del Movimento 5 stelle, 13 voti.

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