MARTINSICURO – Era diventato il terrore delle prostitute lungo la Bonifica del Tronto. Le avvicinava, contrattava il costo della prestazione sessuale e le faceva salire in auto, ma era un prestesto: una volta a bordo la malcapitata, lui tirava fuori un coltello e le minacciava, per farsi consegnare soldi e cellulare. In due casi le vittime, per scampare alla minaccia di essere sfregiate, si erano lanciate dalle auto in corsa. Diverse le segnalazioni, dalla zona di Controguerra, Ancarano e anche Maltignano nell’Ascolano. Oggi il rapinatore ha un volto e nome: A.C., 35 anni, disoccupato di Martinsicuro. E’ finito in carcere, su disposizione del gip del tribunale di Teramo, Giovanni De Renzis, con l’accusa di rapina aggravata e continuata. Le indagini dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica sono durate poco meno di un mese, partendo dalla denuncia delle prostitute vittime dei colpi, e hanno permesso di identificare l’autore che agiva sempre a bordo della sua macchina: il bottino della sua scorribanda ammonta a poco più di 500 euro.
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