TERAMO – Per il delitto di Emanuele Fadani, l’imprenditore 38enne di Alba Adriatica ucciso nel novembre di due anni fa all’esterno di un pub, i tre zingari accusati di omicidio vanno condannati a 30 anni di reclusione. E’ la richiesta che la Procura di Teramo ha avanzato nel corso della prima udienza del processo con il rito abbreviato in corso di svolgimento dinanzi al gup del tribunale di Teramo. Il procuratore capo Gabriele Ferretti e il pubblico ministero Roberta D’Avolio, non hanno fatto distinzioni di responsabilità diretta tra i tre zingari imputati, i cugini Danilo ed Elvis Levakovic e Sante Spinelli. Dopo la requisitoria dei pm, sono in programma le arringhe delle parti civili, poi le conclusioni delle difese. Secondo il programma, la sentenza è prevista nella seconda udienza, fissata al 19 aprile. Il processo si tiene in un tribunale blindato, con forze di polizia e carabinieri e un folto pubblico di parenti e amici della vittima, ma anche di numerosi componenti della comunità rom vicina ai tre imputati.
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