TERAMO – Sarebbe già stata definita una traccia di cronoprogramma nell’incontro che i vertici della Asl hanno avuto sulla riqualificazione dell’ex manicomio con alcuni tecnici del Comune. Un’operazione che dovrebbe completarsi nel giro di 5 anni, secondo l’auspicio dei promotori, e che gestirà la Asl attraverso i canali di finanziamento della Cassa Depositi e Prestiti che dovrebbe sostenere la ristrutturazione dell’immobile secondo quanto già previsto in un piano di ricupero redatto nel 2001. Questo sembra essere, almeno per il momento, l’orientamento emerso nel corso dell’ultimo incontro convocato per entrare nel vivo della questione tanto che si è disegnata anche una sorta di prima ripartizione dell’immobile. L’area a sinistra di Porta Melatina è quella individuata per ospitare gli uffici della Asl, attualmente in Circonvallazione Ragusa, mentre per la parte che resta si dovrà stabilire se farne un albergo, una foresteria o un Rsa psichiatrico. Il progetto di recupero sembra arricchirsi dunque di nuovi contenuti, sui quali il manager, Giustino Varrassi, spinge particolarmente per riuscire a vedere l’opera, se non compiuta, quantomeno avviata al termine del suo incarico. E a “spingere” affinché il progetto prenda una direzione in tempi veloci è anche il governatore Gianni Chiodi, che segue con attenzione la vicenda dell’ex-manicomio teramano affinché la soluzione individuata onori la città che da tempo attende questo intervento.
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