TERAMO – I drastici tagli annunciati dal presidente Catarra durante la conferenza stampa di fine anno in Provincia saranno effettuati dai Dirigenti riuniti oggi in Conferenza per discutere i provvedimenti per tagliare i flussi di cassa e riorganizzare i servizi. Intanto questo pomeriggio alle 18 si svolgerà un incontro convocato dal Prefetto su richiesta dei sindacati al quale parteciperanno la Provincia, la società in house e la Regione per valutare tutte le possibili prospettive per i dipendenti della società in house, a casa dal 1 gennaio. I mancati trasferimenti del Governo stanno infatti determinando i primi effetti a catena e oltre al milione e mezzo che serve per chiudere in pareggio il bilancio c’è un probema di cassa immediato. A questa situazione si aggiungono le oggettive difficoltà di erogazione di alcuni servizi in quei settori dove l’attività dei dipendenti era supportata dalla società in house Teramo Lavoro. Di questo si è discusso questa mattina nella riunione tra i dirigenti e Catarra che si ritroveranno martedì prossimo alle 10 con un piano organico che dovrà prevedere una scala di priorità rispetto ai servizi essenziali da garantire e una accurata ricognizione sui compiti e sull’organizzazione del personale dipendente in servizio anche in vista di una riorganizzazione delle risorse umane disponibili. Intanto sono state avviate le verifiche sui residui attivi del 2012 (eventuali somme messe in bilancio e non spese per ragioni diverse). Intanto alcune sforbiciate sono state effettuate: dal 1° gennaio è stato dismesso il servizio di guardiania delle sedi provinciali che, quindi, rimarranno chiuse al pubblico il lunedì, il mercoledì e il venerdì pomeriggio; adozione senza indugio della posta certificata per le comunicazioni interne ed esterne con un considerevole risparmio di carta, taglio della rassegna stampa telematica, “sinergie “professionali” (come ad esempio fra il settore bilancio/informatica e quello del personale) tra i dipendenti che si possono alternare fra i due settori. Viene garantita l’apertura del Centro Antiviolenza La Fenice – ma solo per quattro ore due giorni alla settimana – grazie ad un accordo con l’associazione di volontariato Iris Onlus; così come viene garantita con un dipendente dell’ente l’apertura dell’Agenzia Giovani (anche qui in misura ridotta perché verrà rispettato il normale orario degli uffici con la chiusura pomeridiana del lunedì, del mercoledì e del venerdì).
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