TERAMO – Saranno pesanti le conseguenze degli scontri che, ieri, hanno provocato anche il ritardo di sei minuti dell’inizio della partita tra il Chieti e il Teramo nel derby di campionato di Lega Pro. La Digos di Teramo, in collaborazione con i colleghi di Chieti, sta analizzando le immagini delle telecamere dello stadio di Piano d’Accio e quelle scattate durante gli scontri per procedere alle identificazioni e alle denunce: sono circa una ottantina le persone delle due tifoserie che hanno preso parte agli incidenti nel parcheggio dello stadio. Gli scontri sono stati scatenati dalla presenza di circa una quarantina di tifosi del Chieti giunti alla rotonda dell’ingresso del settore ospiti senza biglietto che alla vista dei sostenitori del Teramo hanno alzato il braccio nel saluto fascista scatenando la reazione dei teramani: i due gruppi si sono affrontati nel piazzale con una fitta sassaiola e il lancio di bastoni che i teatini portavano nelle macchine. Il bilancio delle conseguenze è stato per fortuna limitato per l’interposizione tra le due fazioni dei poliziotti locali e del reparto mobile che hanno disperso tutti e rimesso i chietini sulle auto per reindirizzarli verso le loro zone. La partita, nonostante gli scontri si sono svolti all’esterno, ha provocato il ritardo dell’inizio della partita per motivi di sicurezza.
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