TERAMO – Il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, adesso non ha più dubbi: al Ruzzo è necessario azzerare tutto. L’ennesimo presidente che si dimette (lo ha fatto Scuteri oggi come lo fece il suo predecessore Strozzieri) riapre una polemica mai sopita sull’accordo che non regna in Consiglio di amministrazione: "Ormai è chiaro – ha detto il primo cittadino al suo rientro da Isarele – c’è troppa litigiosità e credo che esista una sola soluzione: il consiglio di amministrazione si presenti dimissionario alla prossima assemblea dei sindaci fissata per il 25 maggio. E’ il momento di riconsegnare ai sindaci, e non faccio un discorso di politica, il potere di decidere di una gestione che è troppo importante per la gente". Brucchi non vuole entrare nelle responsabilità del momento ma è certo che Il Ruzzo ha bisogno di una sterzata: "Avevamo chiesto chiarezza e una rotta sicura per uscire dalle difficoltà con un piano credibile. Il sistema di gestione dell’acqua pubblica deve avere un organismo direttivo che abbia senso di responsabilità. E lo dico soprattutto adesso di rientro da un’area geografica dove ho toccato con mano un efficiente sistema di gestione dell’acqua, di un bene cioè che lì scarseggia e dunque viene rispettato e valorizzato al massimo". Per Brucchi è dunque attraverso le dimissioni degli amministratori, dell’azzeramento del Cda che si può anticipare quel rinnovamento con un organismo composto da tre membri: ma soprattutto è modo e metodo per imbroccare con decisione la via del risanamento.
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