TERAMO – Due case a Martinsicuro, un appartamento ad Alba Adriatica, quattro macchine e 15 conti correnti postali per un ammontare di circa un milione di euro: è il ‘tesoretto’ che gli agenti della divisione anticrimine della questura di Teramo hanno posto sotto sequestro su decisione del tribunale, nei confronti del clan Rom capeggiato da Sante Spinelli, 53enne di Martinsicuro. Si tratta di una misura di prevenzione patrimoniale adottata nell’ambito di una verifica sulle condizioni di vita della comunità di zingari, il cui capofamiglia ha precedenti per reati contro il patrimonio – è stato arrestato due giorni fa perchè autore di una rapina impropria ai danni di un’anziana nella sua abitazione -, che risulta non godere di un reddito ma che mantiene un alto tenore di vita, con proprietà e possesso di autovetture. Gii agenti hanno eseguito il provvedimento firmato dal giudice Roberto Veneziano, con la contestuale nomina di un amministratore giudiziale, in attesa dell’udienza in cui si dovrà decidere sulla confisca dei beni. Una delle autovetture sequestrate sarà messa nella disposizione della polizia di Stato come auto di servizio. Esistono altre due indagini patrimoniali, con proposta di sequestro di beni, nei confrnti di altrettante famiglie rom della costa teramana: si tratta di un giro di vite deciso dall’autorità giudiziaria per verificare le condizioni di vita in assenza reddituale delle comunità rom e prevenire così forme di illegalità e commissione di reati.
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