Contratti di fiume, Chiodi: "Entro il 2015 acque più buone"

TERAMO – I contratti di fiume sono una novità rispetto agli strumenti di pianificazione attuali, in quanto pongono al centro della propria azione un bene comune che può essere un fiume, un lago una costa, creando le condizioni per una ottimale valorizzazione territoriale che può portare benefici all’intera comunità. Questo nuovo strumento di pianificazione territoriale, è stato presentato questa mattina a Teramo, nella sala consiliare dell’amministrazione provinciale, dal Presidente della Regione, Gianni Chiodi e dal Presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra. Presenti gli assessori regionali Mauro Di Dalmazio (Turismo), Angelo Di Paolo (lavori pubblici) e Gianfranco Giuliante (tutela e valorizzazione del territorio). Chiodi ha fatto rilevare che la presenza di tre assessori regionali è la dimostrazione del grado di attenzione che il suo gabinetto riservi alla questione della sicurezza delle acque fluviali relativamente agli aspetti idrografici, di purezza e turistici: "L’iniziativa" ha spiegato "prende forza dalla Direttiva Europea che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque, indicando nel 2015 l’anno entro il quale bisogna raggiungere l’obiettivo di ‘buono’ stato di qualità ambientale per tutti i corpi idrici della comunità, facendo ricorso a sistemi di gestione integrata delle acque, le cui politiche di governo e di controllo vanno affiancate alle altre politiche". Per tale ragione, è in fase di elaborazione il testo di un accordo che sarà sottoscritto tra le provincie abruzzesi e la Regione Abruzzo finalizzato a realizzare uno scenario strategico condiviso di sviluppo durevole e sostenibile del territorio coniugando recupero di identità, sicurezza e qualità ambientale. Prevista anche la realizzazione di un sistema informativo territoriale di politiche, programmi e progetti idonei a contribuire alla implementazione dello scenario strategico. Il protocollo detterà anche le condizioni per la costituzione di una Cabina di Regia che sarà impegnata a individuare un modus operandi ottimale per la riuscita dei Contratti di Fiume nel contesto territoriale della Regione Abruzzo per renderlo replicabile per tutti i bacini fluviali regionali. La Provincia di Teramo, infatti, prima in Abruzzo, e nel Centro e sud Italia, ha avviato (un progetto pilota di “contratto di fiume”  riguardante l’asse fluviale del Tordino:  la sperimentazione vuole superare l’attuale livello di frammentazione gestionale, finanziaria e amministrativa – che di fatto limita la capacità di intervento  nella fasi di prevenzione e manutenzione e in quella emergenziale – e arrivare alla elaborazione di un Piano di risanamento ambientale ed idrogeologico con il coinvolgimento di tutti gli attori: Comuni, Provincia, Autorità di Bacino, Consorzi di Bonifica, cittadini, associazioni.