TERAMO – Nel giorno in cui si è appreso delle dimissioni in blocco del collegio dei sindaci della Banca di Teramo, si è costituito formalmente il "comitato dei soci" scontenti dell’istituto di credito cooperativo che hanno aderito ufficialmente a un gruppo di un monitoraggio sulle attività della banca nato su impulso dell’associazione Robin Hood che ha raccolto numerosi voci di dissenso sulle modalità di gestione del credito. E il comitato, a cui hanno aderito per il momento oltre una cinquantina di soci della Bcc, ha intanto annunciato iniziative per seguire da vicino i lavori dell’assemblea dei soci convocata per il 26 settembre o in seconda convocazione per l’11 ottobre. Il comitato, come puntualizzato dal presidente dell’associazione dei consumatori Pasquale Di Ferdinando, si propone di vigilare sul rispetto dello statuto e l’aderenza alle carte valoriali delle banche di credito cooperativo. «Le Bcc nascono per raccogliere risparmi sul territorio e ridistribuirli al territorio – speiga pasquale Di Ferdinando- invece ultimamente tanti risparmiatori lamentano un’atteggiamento della banca troppo orientato a fare utiliı».«Ci sono clienti della banca che dopo lievi ritardi nei pagamenti di un finanziamento si sono visti recapitare decreti ingiuntuvi per 7mila euro a fronte di 20 milla euro di quote della banca possedute». Secondo Pasquale Di Ferdinando l’intento dei soci è cercare di capire se questo gire di vite contro atteggiamenti di disponibilità consolidati siano riconducibili a una deriva di principi costitutivi o in qualche modo legati all’ingresso delle poltiche della nuova direzione generale.
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