TERAMO – Una consulenza per vagliare tutte le principali operazioni messe in atto da Sogesa fino al fallimento e verificare tutti i passaggi successivi l’ingresso del gruppo Deco nella compagine della stessa società fino alla decisione di liquidare il socio privato. Ad affidarla ad uno studio di Pescara, nei giorni scorsi, il pm Stefano Giovagnoni nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Teramo sul fallimento dell’ex braccio operativo del Cirsu (il consorzio rifiuti che raggruppa sei comuni teramani tra cui quello di Giulianova). Inchiesta nella quale la Procura ipotizza, in relazione al fallimento di Sogesa, il reato di bancarotta e che vede indagate sette persone, tutti ex dirigenti di Cirsu e Sogesa, tra cui lo stesso rettore Luciano D’Amico. Rettore che nei giorni scorsi ha ribadito la correttezza del suo operato, annunciando la volontà di farsi sentire quanto prima dagli inquirenti e preannunciando un richiesta di risarcimento danni nei confronti dell’attuale presidente del Cirsu Angelo Di Matteo. A far partire le indagini, infatti, è stato proprio un esposto presentato l’estate scorsa dall’attuale presidente del consorzio, esposto nelle quali Di Matteo accendeva i riflettori sulle gestioni degli anni 2007-2010. Insieme all’affidamento della perizia la Procura sta avviando anche l’acquisizione di tutta un serie di atti relativi al fallimento di Sogesa.
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