TERAMO – Il fax, un animale in estinzione, strumento di comunicazione diventato arcaico. Almeno negli uffici della Provincia di Teramo, dove da oggi è scattata la dismissione delle apparecchiature per la trasmissione dei fac-simili. La dismissione avverrà gradualmente, per evitare disagi agli utenti, e sarà completata in breve tempo ed è prevista all’interno del processo di digitalizzazione dell’ente che, anche attraverso il Piano adottato, si è dato tempi e modi per arrivare a “scrivere” e leggere solo su supporto informatico: entro il 2016 tutto sarà gestito attraverso l’on line e dunque attraverso ogni dispositivo mobile. «Non è un principio facile da far valere, anche se la legge prevede già sanzioni per chi non si adegua – dichiara il presidente Renzo Di Sabatino – . in questi mesi ci sarà molto da lavorare, molto sarà fatto in collaborazione con i Comuni e con l’Agenzia regionale per l’Informatizzazione. Ma il ritiro dei fax è un simbolo che segna uno da una pubblica amministrazione analogica ad una digitale». Ed è anche un riapsrmio economico: la Provincia spende circa 10mila euro all’anno. Agli utenti si consiglia di consultare l’elenco delle Pec per la posta certificata sul sito ufficiale della Provincia (http://www.provincia.teramo.it)
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