TERAMO – Tre anni di vessazioni fisiche, morali, psicologiche. Vessazioni che sono costate a un teramano di 42 anni una condanna a un anno e tre mesi per maltrattamenti in famiglia al termine del processo davanti al giudice Roberto Veneziano. I fatti contestati all’uomo risalgono ad un periodo che va da luglio 2010 a luglio 2013 quando secondo l’accusa, titolare del fascicolo il pm Irene Scordamaglia, l’uomo avrebbe precluso alla compagna ogni rapporto con il mondo esterno, insultandola continuamente e minacciandola in diverse occasioni. Più volte, inoltre, l’avrebbe picchiata, arrivando a stringerle le mani intorno al collo fino quasi a soffocarla. Violenze che sarebbero continuate anche dopo la fine della convivenza fino a quando la donna non si è rivolta al centro antiviolenza della provincia, trovando così anche la forza di denunciare l’uomo. Nel processo la donna, assistita dall’avvocato Manola Di Pasquale, si è costituita parte civile.
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