TERAMO – E’ durato poco più di due ore e mezzo il primo passaggio in Aula del decreto sisma numero 8 dello scorso 9 febbraio, per la sua conversione in legge. I pochi parlamentari presenti – non oltre una quarantina – hanno avviato la discussione sulle linee generali del Decreto 4286 dopo la relazione dell’onorevole del Pd, Chiara Braga, che ha ribaadito quali sono state le modifiche sostsnziali al testo originario operate dalla Commissione Ambiente: l’estensione dei rimborsi alla ricostruzione anche ai Comuni oltre i 131 del cratere, il riconoscimento dei danni indiretti alle imprese commerciali e del turismo del cratere con un contributo iniziale di 23 milioni di euro per il 2017, con una soglia minima del 40 per cento della media del triennio precedente nello stesso periodo o i benefici della busta pesante. Tra gli interventi in Aula, prima del rinvio a una nuova seduta, sono stati apprezzati quelli degli onorevoli del Movimento 5 Stelle Andrea Colletti e Gianluigi Vacca, che hann sottolineato l’incongruenza del mancato inserimento nel nuovo cratere dei comuni teramani Basciano e Penna Sant’Andrea, o di quelli pescaresi Penne, Catignano e Civitella Casanova, ma in generale tutti gli intervenuti (nove deputati) hanno ribadito l’esigenza dell’approvazione di una testo momdificato da "emendamenti di necessità e di emergenza".
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