TERAMO – San Nicolò si è fermata oggi pomeriggio per salutare Mirko Mazzagatti: una comunità lacerata e immersa da quattro giorni nel dolore, ha cullato, baciato e accarezzato quel feretro, quel Mirko che tanti hanno conosciuto come amico, allenatore, compagno di squadra, marito e padre. Un solo filo conduttore, nella chiesa di San Nicolò, tra le note della musica prferita da Mirko e il pianto dei famigliari: il dolore. Dolore per una scomparsa prematura, di una persona mite, che nel calcio aveva profuso tutta la sua personalità e coltivato grandi rapporti di amicizia, ricevendone stima, affetto, unanime apprezzamento, soddisfazion. Tutto finito in una mattina di maggio, nell’Aquilano, dove Mirko era compagnia della famiglia e dove si è sentito male, senza che nessuno potesse impedire che un tragico destino di compisse. L’infarto, devastante e inesorabile, lo ha strappato alla vita e ai cari, alla soglia dei 50 anni. Riposa in pace Mirko, accompagnato dall’applauso di chi ti ha conosciuto e dai tanti tifosi biancorossi che ti ricorderanno per sempre.
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