GIULIANOVA – E’ sempre più diffusa la piaga dei videopoker truccati ovvero manomessi e non collegati alla rete telematica dei Monopoli di Stato. A scoprirne un’altra larga serie sono stati i finanzieri di Giulianova in collaborazione con personale dei monopoli di Pescara: a far scattare l’operazione che tra Alba Adriatica e Giulianova ha permesso il sequestro di 29 videopoker, 7 schede clonate, con la denuncia di 5 persone, sono state le segnalazioni non solo di mogli e madri di giocatori rovinati, ma anche i clienti che si sono insospettiti dalla quasi impossibilità di vincere. Il meccanismo scoperto è ingegnoso: i videopoker presenti negli esercizi commerciali non vengono collegati alla rete telematica dei Monopoli; a questa vengono "allacciati" i cosiddetti "cloni", sistemati o presso gli stessi esercizi pubblici (ma non utilizzabili) o presso la sede della società proprietaria di tutti gli apparecchi. Il risultato è che gli apparecchi collegati ufficialmente venivano utilizzati esclusivamente dai possessori per minime giocate da far risultare ai Monopoli (e su cui calcolare le imposte da versare). La restante cospicua parte dei videopoker non può in alcun modo essere monitorata dai Monopoli perchè sostanzialmente abusiva. Le Fiamme Gialle hanno potuto quantificare gli incassi illeciti in oltre un milione di euro, con imposte evase per circa 130mila. Per i cinque responsabili è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Teramo per truffa aggravata e falso materiale commesso da privato.
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