Esordio da urlo per le aree pedonali… Via Capuani, rischio assembramenti, ecco le foto…

Il Comune vara l’isola il 17 gennaio… La presa in giro per i residenti: stalli a metà per il carico e scarico fino alle 18… poi la via è inaccessibile fino alle 3 di notte

TERAMO – Una premessa. Ma chi è quell’amministratore che non viva a Cortina, a Courmayeur, a Madonna di Campiglio piuttosto che a Ortisei che potrebbe decidere di varare, dopo lunga e penosa gestazione, un’area pedonale il 17 gennaio? Sì il 17 gennaio. Mica in previsione delle festività natalizie (quando forse si esce per acquisti) o a primavera inoltrata, quando il clima potrebbe indurre a fare due passi anche di sera. No, il 17 gennaio. E come aprire una gelateria in pieno inverno… Sai il pienone…

Come il pienone che questa sera ha offerto via Capuani, dove si è registrato un clamoroso rischio di assembramenti, tale da mettere a rischio la sicurezza sanitaria. Non c’era un’anima. Eppure questa mattina da un lato l’assessore faceva conferenza stampa, dall’altro i vigili urbani giravano blocchetto in mano per multare chiunque nel raggio di 300 metri: eppur ci sono, quando mai li hai visti quando piazza Martiri era zeppa di mezzi, quando i furgoni durante il mercato del sabato fanno manovre inenarrabili, quando centinaia di auto con permessi Ztl elargiti fino all’amico dell’amico scorrazzano parcheggiano per un caffè o un aperitivo oppure ancora quando tutti, davvero tutti, aggirano i varchi per violare la Ztl anche contromano?

E sapete chi ha preso le multe? Quei residenti che ignari dell'”editto Verna”, quello che si ricorderà emesso il 17 gennaio in pieno inverno 2022 per “riconsegnare la via ai pedoni” (che non ci sono e che soprattutto se ci sono camminano per il Corso…), hanno fermato le loro macchine sugli stalli a metà, ovvero quelli che da oggi fino alle 18 sono riservati ai furgoni e dalle 18 sono ‘liberi’. Ma scusate… Se alle 18 entra in vigore l’isola pedonale e non si può transitare che se ne fanno i residenti dello stallo libero…?!?

Come spesso accaduto, nessun confronto è stato fatto con chi vive in queste zone. Una sola riunione datata un anno e mezzo fa, a conferma della continua indecisione sull’iniziativa da prendere. Nessuno dell’amministrazione che ha pensato di fare una passeggiata per la via e contare quanti negozi ci sono: da piazza Martiri fino all’incrocio con via via Duca d’Aosta o giù di lì, ce ne sono 17: di questi un supermercato, un negozio di ortofrutta, uno di accessori, uno di tatuaggi, uno di abbigliamento intimo, uno di oggettistica, una parrucchieria, una sartoria, un’estetista, due di arredo, una panetteria, una macelleria (dunque 12), chiudono alle 20. Poi ci sono due bar, due ristoranti e una vineria: di questi soltanto tre restano aperti dopo le 20. Allora perchè l’area pedonale dura fino alle 3?

Ma soprattutto, come il veleno sta nella coda, anche qui sta nella fine della via (prendendo a riferimento il senso unico della via): Davanti alla Provincia e dietro alla Prefettura, ci sono disegnati a terra quattro stalli riservati, c’è scritto, alla Ps, che starebbe per pubblica sicurezza e quindi per prefettura. Ci risiamo. Anni e anni fa, la polemica è vecchia, ci fu una vivace discussione con l’allora rappresentante di Governo perché si discuteva sull’opportunità di questa ‘riserva’ di posti. Che il codice della strada vieta all’articolo 7 ma che molti ‘aggirano’ (e non solo in via Capuani), con la motivazione che sono riservati alle auto di servizio. Giusto, anzi corretto. Ma quando non ci sono le auto di servizio ma le auto dei dipendenti della Prefettura come la mettiamo? Così come la mettiamo che all’angolo tra via Capuani e via Vinciguerra ci sono altri stalli riservati alle auto della Guardia di Finanza quando lì una caserma della Guardia di Finanza non c’è più da anni, ma soltanto le abitazioni dei finanzieri? Anche la Provincia è una pubblica amministrazione ma i dipendenti che lavorano nella sede di via Capuani non hanno stalli riservati…

Crediamo che la vicenda sia soltanto agli inizi, vero assessore Verna e sindaco D’Alberto?