ALBA ADRIATICA – I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica e quelli della stazione di Nereto, in collaborazione con gli agenti della squadra mobile della questura di Piacenza, hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria un cittadino ucraino, clandestino in Italia, che era ricercato in Abruzzo per concorso in un tentativo di estorsione ai danni di un artigiano di Nereto. A.B., 31 anni, è stato bloccato dai poliziotti perchè dopo il soggiorno in un hotel di Piacenza non aveva pagato il conto e si era presentato con un documento falso. La successiva identificazione ha permesso di scoprire che sull’ucraino stavano indagando i carabinieri della compagnia di Alba Adriatica che il 28 dicembre scorso avevano arrestato, in flagranza di reato, il complice rumeno dell’estorsione. M.B. (29) era stato ammanettato dai militari mentre ritirava 3.000 euro in contanti dalle mani dell’artigiano, somma chiesta dai ricattatori per evitare peggiori conseguenze nell’ambito di una strana vicenda della costituzione di una società d’affari mai andata in porto. Secondo gli investigatori, a mandare dall’artigiano il romeno arrestato era stato l’ucraino, che risulta domiciliato nella provincia di Venezia ma è clandestino sul territorio italiano. L’uomo dopo le formalità di rito è stato prelevato da personale della compagnia di Alba Adriatica e trasferito nel carcere teramano di Castrogno a disposizione del magistrato.
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