Occasione mondiale per l'Italia

italiaUcraina è il quarto meno nobile. Non ha storia, non ha ricordi come quelli evocati da GermaniaArgentina e BrasileFrancia. Sei delle otto squadre rimaste in gara hanno vinto almeno un Mondiale. Altre ne hanno vinti due, tre, cinque. Il Portogallo è arrivato terzo nel´66. L´Ucraina niente. È tutta da scoprire o tutta già scoperta. L´amichevole preMondiale non fa testo. La strada verso le semifinali è in discesa ma, per seguire la similitudine ciclistica, bisogna stare attenti a non cadere
L´Italia andrà in campo sapendo già il nome di chi l´aspetta, ma prima dovrà concentrarsi sull´Ucraina e pensare che l´Ucraina non è solo Shevchenko. È arrivata fin qui grazie a un girone molto morbido, dall´unica avversaria forte ha preso 4 gol. È arrivata fin qui sudando molto nei supplementari e grazie al suo portiere, o alla scarsa capacità della Svizzera di segnare su rigore. È il primo caso di una squadra eliminata da un mondiale senza aver subito un gol su azione. Non che l´Italia con l´Australia abbia dominato, sappiamo tutti come è andata.
Grazie Grosso, grazie Totti, a rigor donato non si guarda in bocca. A proposito: è ben curioso che Busacca e Medina Cantalejo, autori di colossali errori, siano ancora qui col fischietto in mano. Allo spagnolo è stata addirittura affidata BrasileFrancia. Mentre da noi si processa un sistema, qui si finge di ignorare che Busacca resta perché è svizzero come Blatter e Medina Cantalejo perché è spagnolo come Villar, presidente della commissione arbitri. Il livello degli arbitraggi qui è persino inferiore a quello del gioco, finora bassino. Ci tocca il belga De Bleeckere, che non ha il rosso facile ed è legato a un brutto ricordo per l´Italia di Lippi: la sconfitta di Celije.
Bene, è l´occasione ideale per sistemare le cose. Se prima dell´Australia avevo presentimenti negativi (non infondati) stavolta sono convinto che vedremo la migliore Italia da quando siamo in Germania. La peggiore è alle spalle. Basterà tenere a posto testa e gomiti e mostrare la superiorità fin dall´inizio. Non illudiamoci che siano loro ad attaccare. Non gli conviene, a meno che non sia un bel contropiede. Gli conviene far passare il tempo, come con la Svizzera, e sperare in qualcosa di vago (un calcio d´angolo, una mischia). Hanno perso anche Voronin, l´uomo di maggiore esperienza internazionale insieme a Shevchenko, cui fa abitualmente da spalla. Vedremo se Blokhin fa ricorso al più scafato Rebrov o al giovane Milevskiy, lo sfrontato che ha fatto il cucchiaio a Zuberbuhler in omaggio al suo idolo Totti. Affari loro. Sarò pignolo, ma non mi piace molto un tecnico che non regge lo spettacolo dei rigori e se ne va in anticipo negli spogliatoi. Non mi pare che mandi un messaggio positivo ai giocatori.
Affari nostri, adesso. I lippologi vedono un´Italia con Totti dall´inizio, a sostegno di Toni. E´ la squadra già vista coi cechi, solo che allora il terminale non era Toni ma Gilardino. E´ una formazione più prudente, che non significa rinunciataria o difensiva. Camoranesi dovrebbe garantire rifornimenti alle punte, considerando punta anche Totti. Un 4411 che non deve scandalizzare. In questo finale di mondiale, anche Inghilterra, Portogallo, Francia e la stessa Ucraina giocano con una sola vera punta. Il 442, che è il più diffuso nel mondo, qui è usato solo dalla Germania. Una formazione in sé non dice nulla, o poco.
Resta da vedere come giocano, poi, gli undici prescelti. Se Lippi fa giocare Totti dall´inizio, è sicuro della sua tenuta atletica. Se lo picchiano, sarà più vicino all´area avversaria, con la possibilità di sfruttare eventuali calci di punizione (lui o Pirlo). Questo è il minimo, ovviamente, perché da Totti, a torto o a ragione, ci si aspetta sempre il massimo: qualche invenzione delle sue, per esempio. Trovo giusto che si dia fiducia a Toni, che non ha ancora fatto un gol (ma anche Paolo Rossi si sbloccò alla quinta partita, in Spagna).
Gilardino, del resto, è l´attaccante che ha giocato più minuti. Sul resto c´è poco da discutere. La difesa è quella, obbligata, e speriamo che continui sugli stessi livelli. Credo che l´ingresso di Camoranesi dipenda anche dal fatto che l´Ucraina sfrutta molto la sua fascia mancina e su quel lato il doppio sbarramento CamoranesiZambrotta è una mossa opportuna. Ci vorrebbe, infine, una bella partita e un risultato sonante. L´operazionesimpatia ultimamente si è un po´ arenata, e non è vero che conta solo vincere. Lasciamolo dire a Eriksson, o a Parreira. Conta come si vince. Per questo sarebbe meglio non accontentarsi di vivacchiare su un gol di scarto, com´è nostra cattiva abitudine.