Il Consiglio vota per il project financing del nuovo Teatro; e poi manca il numero legale

TERAMO Sono state necessarie sette ore esatte per decidere che la procedura per la valutazione della proposta del financig project relativo al nuovo Teatro può andare avanti. Sette ore durante le quali i consiglieri comunali di Teramo hanno dato vita ad una seduta nervosa, ricca di scaramucce procedurali, piena di interventi nei quali sono state quasi sempre ripetute le stesse analisi, scandita dagli echi delle battute fuori dal microfono e dalla indispettita continua richiesta, nelle ultime due ore, di verifica del numero legale. Alla fine la maggioranza l'ha spuntata ed i 21 voti necessari per garantire all'operazione di andare avanti sono arrivati a fronte di 9 astensioni e ad un no.  Fatto questo, il Consiglio non ha dato bella prova di sé. Bisognava procedere con l'ordine del giorno e discutere i seguenti tre punti:o Approvazione definitiva variante del P. R. G. vigente e al P. R. G. adottato, fabbrica di esplodenti Ditta Di Blasio Elio. o Ordine del Giorno Gruppo Alleanza Nazionale “Contrarietà alla finanziaria del Governo Prodi”. o Progetto “Sicuri sulle strade, sicuri in città”. Approvazione Convenzione tra i Comuni de L'Aquila, Chieti e Teramo. Tre punti decisamente decisivi per le sorti della nostra città. Una iniziale (ed ennesima) richiesta del numero legale evidenziava la presenza di 28 consiglieri, e quindi l'implicita intenzione di procedere nei lavori; si è cos_ passati a votare se sospendere comunque la seduta e riprenderla alle ore 21. 00, e qui il colpo di scena: a quel punto i presenti erano 18 e cos_ la seduta è stata sciolta. Si tornerà in aula, per discutere i tre punti epocali il prossimo 31 ottobre; la nuova seduta costerà alle casse del comune 4. 212 euro, il totale dei 108 che ciascun consigliere intascherà (eccetto sindaco e presidente del Consiglio).